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Lucio Battisti: melodie orecchiabili o storie complesse e profonde?

I Giardini di Marzohttps://www.youtube.com/watch?v=tID5AHSmto8 ĆØ una canzone iconica del cantautore italiano Lucio Battisti, scritta in collaborazione con il paroliere Mogol. ProverĆ² a ricostruirne per te una sintesi del suo contenuto e del significato. La canzone parla di ricordi e riflessioni personali, mescolando immagini quotidiane come il passaggio di un carretto che vende gelati con pensieri piĆ¹ profondi e malinconici. Il testo esplora temi come il tempo, l’amore e la ricerca del coraggio di vivere pienamente. La narrazione de “I Giardini di Marzo” si svolge durante il mese di marzo, un periodo di rinnovamento simbolizzato dai giardini che si vestono di nuovi colori e dalle giovani donne che vivono nuovi amori.

La sua collaborazione con il paroliere Mogol, segnĆ² un punto di svolta nella sua carriera. Autodidatta alla chitarra, Lucio Battisti https://italymadeeasy.com/lucio_battisti/ fece il suo debutto come musicista negli anni ’60. Durante i suoi viaggi all’estero, Battisti assorbƬ influenze blues, soul e della musica di artisti come Bob Dylan, The Beatles, The Rolling Stones, The Animals e Jimi Hendrix. La sua fusione innovativa tra generi musicali angloamericani e la tradizione della canzone italiana lo rese un punto di riferimento nella musica leggera del Paese. PubblicĆ² 18 album in studio tra il 1969 e il 1994. La sua voce caratteristica e la capacitĆ  di trasmettere emozioni contribuirono al suo successo. A partire dalla metĆ  degli anni ’70, Battisti si ritirĆ² gradualmente dalla visibilitĆ  pubblica. La poeticitĆ  di ciĆ² che cantava ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura musicale italiana.

I GIARDINI DI MARZO ā€“ Il carretto passava e quell’uomo gridava ā€œGelati!ā€ Al ventuno del mese i nostri soldi erano giĆ  finiti. Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti; il piĆ¹ bello era nero, coi fiori non ancora appassiti. All’uscita di scuola, i ragazzi vendevano i libri. Io restavo a guardarli, cercando il coraggio per imitarli. Poi, sconfitto, tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli. E la sera al telefono tu mi chiedevi: “PerchĆ© non parli?” Che anno ĆØ? Che giorno ĆØ? Questo ĆØ il tempo di vivere con te. Le mie mani, come vedi, non tremano piĆ¹. E ho nell’anima, in fondo all’anima cieli immensi e immenso amore. E poi ancora, ancora amore, amor per te. Fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie. L’universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c’ĆØ. I giardini di marzo si vestono di nuovi colori. E le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori. Camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti: “Tu muori”. Se mi aiuti son certo che io ne verro fuori! Ma non una parola chiarƬ i miei pensieri. Continuai a camminare, lasciandoti attrice di ieri. Che anno ĆØ? Che giorno ĆØ? Questo ĆØ il tempo di vivere con te. Le mie mani, come vedi, non tremano piĆ¹. E ho nell’anima, in fondo all’anima. Cieli immensi e immenso amore. E poi ancora, ancora amore, amor per te. Fiumi azzurri e colline e praterie. Dove corrono dolcissime le mie malinconie. L’universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c’ĆØ.

“I Giardini di Marzo”, una canzone autobiografica di Lucio Battisti che riflette sulla sua vita nella primavera della sua giovinezza, merita una analisi del significato nascosto nelle parole. Nella scena iniziale, che rappresenta la tristezza e la mancanza di fiducia che spesso affliggono le persone quando sono giovani e incerte riguardo al futuro, la canzone inizia con il narratore da bambino, ascoltando il gelataio e sognando sua madre. Tuttavia, lui si chiede perchĆ© non ha il coraggio di alzarsi e cambiare la sua situazione. Nel ritornello, creando un ponte tra Terra e Cielo, il narratore esprime un senso di meraviglia per la bellezza del mondo che lo circonda. Questo amore immenso si estende anche alla persona speciale nella sua vita. Tuttavia, c’ĆØ un dubbio: sarĆ  mai in grado di trovare il coraggio di vivere appieno e sperimentare tutto ciĆ² che la vita ha da offrire?

Nel secondo verso, il Lucio Battisti-narratore ĆØ ormai adulto e parla con una donna-mentore che lo esorta a fare un cambiamento. Nonostante la sua crescente ingenuitĆ , il narratore non riesce a compiere quel passo, rimanendo intrappolato nella sua paura. La canzone ci ricorda che in ognuno di noi c’ĆØ il potenziale per l’amore, la bellezza e il coraggio di fare la differenza. A volte, perĆ², ci vuole tempo per riconoscere questo potenziale e avere il coraggio di cambiare davvero le cose. In sintesi, “I Giardini di Marzo” ĆØ un inno alla bellezza, all’amore e alla possibilitĆ  di trovare il coraggio di vivere appieno. La canzone ci invita a cogliere l’essenza della vita e a superare le nostre paure per abbracciare il mondo con coraggio e passione.

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