IN PIEDI, SIGNORI, DAVANTI A UNA DONNA

Non fatte per subire, ma per brillare con la loro unicità

La poesia al femminile è un inno alla bellezza, alla resilienza e alla potenza delle donne. Ecco alcune brevi poesie che celebrano la femminilità e la forza delle donne, a partire da una di William Shakespeare, IN PIEDI, SIGNORI, DAVANTI A UNA DONNA: Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per l’intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato… in piedi, Signori, davanti a una Donna. E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l’anima, perché Lei la sa vedere, perché Lei sa farla cantare. In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano, ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli, e quando vi aspetta anche se Lei vorrebbe correre. In piedi, sempre in piedi, miei Signori, quando entra nella stanza e suona l’amore, e quando vi nasconde il dolore e la solitudine e il bisogno terribile di essere amata. Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla quando Lei crolla sotto il peso del mondo. Non ha bisogno della vostra compassione. Ha bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Lei e che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la paura scompaia, che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo, e sarà sempre Lei ad alzarsi per prima e a darvi la mano per tirarvi su.

Ha trascorso gran parte della sua vita alla ricerca di ciò che era perduto, nonché delle cause della perdita e del ritrovamento. La sua poetica non riguarda gli oggetti scomparsi, ma la vita delle persone che inseguono le comunicazioni effimere della vita moderna. Ofelia Alcantara Dimalanta https://www.facebook.com/opheliaalcantaradimalanta/ ha conseguito una laurea, un master e un dottorato in filosofia presso l’Università di Santo Tomas. Lei ci invita a guardare di nuovo noi stessi, con umorismo e con leggerezza, come se fossimo uccelli. Con i suoi versi ha voluto parlarci dell’orrore delle infermità morali e spirituali che si mimetizzavano tra celebrazioni e discorsi ufficiali. Ti proponiamo una sua breve poesia, OPERAZIONE UMANA POETICA: Ti scrivo, tu mi leggi, nella più lontana stranezza, sotto la pelle e dentro di essa, ciechi amanti aggrappati ai segni. Più sentiti e a forma di dito che visti, come noi invisibilmente. Connessione, collisione e collusione, trasferimento e trasporto, chiarezza, sogno, deriva e danza. I nostri percorsi reciproci, estranei, presi dallo svenimento del canto.

Ha pubblicato libri sulla teoria culturale, pensiero antico e mitologia. Chimako Tada https://www.japantimes.co.jp/culture/2011/01/16/books/book-reviews/mirrors-are-nothing-but-eyes/, diventata membro di una rivista formata da scrittori giapponesi all’avanguardia, dopo essersi sposata c si trasferì in una tranquilla cittadina giapponese ai piedi del monte Rokko. Il suo primo libro di poesie, Hanabi, è nato lì. Questa poetessa ha ricevuto numerosi premi, tra cui, per il suo libro Hasu Kuibito, il Modern Poetry Women’s Prize. Ti proponiamo la lettura di questa sua poesia, SPECCHI: Lo specchio è sempre leggermente più alto di me. Ride un attimo dopo che io rido. Diventata rossa come un granchio bollito, mi sono tagliata dallo specchio con le cesoie. Quando le mie labbra si avvicinano, lo specchio si annebbia e io svanisco dietro i miei stessi sospiri, come un aristocratico che si nasconde dietro il suo stemma, o un gangster dietro i suoi tatuaggi. Oh viaggiatore, vai da Sparta e digli che nello specchio, cortile bramato di sorrisi, c’è un’unica lapide dipinta di bianco, densa di trucco, dove soffia solitario il vento.

Amava recitare con un’amica in un tranquillo cespuglio intorno a Sydney. Non si è mai sposata, anche se i suoi diari contengono storie d’amore, forse per non aver mai trovato una persona speciale. Questa australiana di terza generazione, nacque nel 1885 a Dunara, Point Piper, Sydney. Sempre insolita, Dorothea Mackellar https://www.goodreads.com/book/show/3606198-the-poems-of-dorothea-mackellar era nel contrasto tra il vigore della sua giovinezza e l’atrofia del suo talento. Morì a Paddington per le conseguenze di una brutta caduta. Adesso è sepolta con vista sull’oceano aperto, nel cimitero di Waverley; vacci, sarebbe felice se tu le rileggessi questa sua poesia, FUOCO: Questa vita che chiamiamo nostra non è né forte né libera. Fiamma nel vento della morte, trema incessantemente. E tutto ciò che possiamo fare per usare la nostra piccola luce prima che, nel vento penetrante, tremola nella notte: cedere il calore della fiamma, non invidiare, ma dare tutto ciò che abbiamo di forza, affinché un’altra fiamma possa vivere.

Disobbediente e incapace di concentrarsi, Anne Sexton mostrava una forte avversione per la scuola; infatti, iscrittasi ad una scuola professionale, ne scappò dopo un solo anno di frequenza. Dopo la nascita di sua figlia si è iscritta a un laboratorio di poesia per adulti. Scrivendo di aborto, masturbazione e adulterio, ha contribuito ad aprire le porte ai diritti delle donne. A partire dal 1957 https://www.fembio.org/english/biography.php/woman/biography/anne-sexton/, dopo essersi confrontata con numerosi scrittori, la sua poesia divenne parte centrale della sua vita. La sua reputazione raggiunse l’apice con la pubblicazione di Love Poems, dove il suo stile divenne meno confessionale e più socialmente consapevole. Alcolismo e depressione accompagnarono la sua lunga solitudine, finché un giorno d’ottobre si lasciò morire inalando monossido di carbonio. Mentre leggi questa sua poesia, siamo certi che la sentirai vicina a te. PIÙ DI ME: Non che fosse bello, ma che alla fine un certo senso di ordine c’era; qualcosa che vale la pena imparare in quel ristretto diario della mia mente, nei luoghi comuni del manicomio dove lo specchio rotto o la mia morte egoistica mi superavano di fronte. Mi sono toccato la testa; era di vetro, una ciotola rovesciata. È poca cosa infuriarsi nella propria ciotola. All’inizio era privato. Allora era più di me stesso.

Che tu sia appassionato d’arte, viaggiatore o soltanto una persona curiosa, ti invitiamo a esplorare l’equilibrio compositivo di altri scrittori, https://meetingbenches.net/category/scrittori/ o poeti https://meetingbenches.net/category/poesie/. La proprietà delle immagini che appaiono in questo blog corrisponde ai loro autori.

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