LA DONNA CHE DIPINSE ANCHE DIETRO LE SBARRE – Sofia Bassi, artista inquietante e autentica

Scrittrice e pittrice, con cinque anni di prigione 

Per Sofia Bassi http://www.artnet.com/artists/sof%C3%ADa-bassi/ l’arte era un elisir, una vevanda rigeneratrice che avrebbe voluto bere per sempre. Per qualche critico d’arte il suo genere di lavoro era assimimilabile ad una qualche forma di impressione magica, tuttavia, per i più il suo era uno stile surrealista, ed anche nel dipingere paesaggi che rappresentavano continenti e città perdute. Oltre a realizzare propri dipinti collaborò con molti artisti, creò un palcoscenico teatrale ed a Città del Messico dipinse la parete che separava il palco del Teatro de las Américas Unidas.

Le sue opere si trovano perfino nel Museum of Modern Art di Tel Aviv e nel Museum of Guadalajara. Nata nel 1913 a Ciudad Camerino Mendoza (Veracruz), per motivi artistici Sofía Celorio Mendoza cambiò il suo nome in Sofia Bassi https://www.askart.com/artist/Sofia_Bassi/11014512/Sofia_Bassi.aspx. Fin da giovane ebbe inclinazione per la filosofia e per i linguaggi. Frequentò per due anni i corsi di filosofia all’Università Nazionale Autonoma del Messico, ma nel 1964 preferì improvvisarsi pittrice autodidatta. Sposatasi due volte, ebbe due figli dal primo matrimonio ed un terzo figlio dal secondo.

Ha acquisito il suo cognome dal secondo, con il quale ha vissuto ad Acapulco dedicandosi allo yoga ed alla pittura. Nel 1968, Sofia Bassi https://worldfoodbooks.com/item/sofia-bassi fu imprigionata per cinque anni a causa dell’omicidio del marito della figlia Claire. Dipinse il suo primo murale su di un muro della prigione, realizzando altresì un libro contenente un centinaio di sue opere dipinte mentre era in carcere. Oltre al suo lavoro di pittrice amava anche scrivere romanzi, ma realizzò anche un libro di racconti con la poetessa Bertha Rosalía González Aragón.

Iniziò a dipingere da sola e realizzò quasi cento mostre personali. Già dopo un solo anno dal suo esordio pittorico espose propri lavori in una galleriad’arte di New York, eppure, ottenne il riconoscimento per il suo lavoro surrealista soltanto da donna matura. Salvador Elizondo scrisse nel 1974 un libro sulla vita e sulle migliori opere realizzate da Sofia Bassi https://elpais.com/elpais/2015/11/18/mujeres/1447823280_144782.html. Un suo secondo murale, La saggezza è pace, è nella biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Nazionale Autonoma del Messico. Partecipò a tavole rotonde e conferenze, ebbe un suo programma televisivo dove discutere d’arte.

Da autodidatta realizzò opere impressionanti, integrandovi elementi poetici con tecniche perfette. Tra i suoi riconoscimenti, la Croce dell’Ordine di Malta, la Legion d’Onore ed il Siqueiros Cultural Polyforum. Sofia Bassi http://www.wikimexico.com/articulo/sofia-bassi visse a Lomas de Chapultepec, dove continuò a dipingere e scrivere per il resto della sua vita. Prima di morire nel 1998, realizzò il sarcofago a forma d’uovo, segno di fertilità e rinascita, che fu usato per il suo funerale. Le sue spoglie, cremate, furono depositate nella Cappella della Pace, ad Acapulco.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere.  Se vuoi conoscere altri pittori digita https://meetingbenches.net/category/pittori/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog sono da riportarsi ai loro autori.

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