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ANTONIO E PIERO DEL POLLAIOLO 1/3 – Gli artisti del Rinascimento erano molto versatili. Le loro sedi a officine, dove – un unico spazio, disegnavano e dipingevano, con poca luce ed aria piena d’odori. In botteghe come quelle, anche lui realizza opere di rilievo, anche con l’aiuto del fratello Piero. I fratelli del Pollaiolo, furono attivi nella Firenze di metà Quattrocento. La formazione artistica di Antonio, si realizza con la guida di Domenico Veneziano (ma anche con gli influssi di Donatello e di Castagno). Dopo il 1474, aiutato dal fratello Piero, Antonio si dedica con eccellenti risultati.anche alla scultura.
ANTONIO E PIERO DEL POLLAIOLO 2/3 – Piero, il fratello minore di Antonio, ha vissuto sotto l’ombra di quest’ultimo, ma le assegnazioni dei loro dipinti si alternano dall’uno all’altro fratello. Piero è noto come pittore per le sei Virtù (che attorno al 1470 gli furono commesse dal Tribunale di Mercanzia). La qualità più particolare che congiunse Antonio a Andrea del Castagno, fu l’esaltazione del movimento. Appartenere ad Antonio, per la sensibilità del disegno e il colorito, un gruppo di ritratti femminili (la cui incerta attribuzione, è ancora discussa).
ANTONIO E PIERO DEL POLLAIOLO 3/3 – Il primo studioso a confondere i due personaggi fu Giorgo Vasari, per il quale le realizzazioni di Piero esprimevano un’architettura posta in secondo. Piero ha pertanto un ruolo assieme al fratello. Antonio, morendo a Roma nel 1498, volle essere sepolto accanto al fratello Piero, nato nel 1443 e morto nel 1496. Per ammirare le Dame del Pollaiolo, Le dame dei Pollaiolo, quattro ritratti femminili di Piero del Pollaiolo, dovrai molto viaggiare: al Museo Poldi Pezzoli di Milano, alla Galleria degli Uffizi di Firenze, alla Gemäldegalerie di Berlino e al Metropolitan Museum of Art di New York.
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