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YOSHIRO TACHIBANA 1/3 – Nato a Sanda (Kobe), e figlio di un pittore, gli viene insegnato a dipingere dal padre, essendo pittoricamente interessato a Cézanne e Rouault. http://www.yoshirotachibana.com/ Nel 1962 si reca a Tokyo, per studiare alla School of Arts. Nel 1971, viaggia in Germania, dove mostra interesse per i pittori tedeschi contemporanei. Nel 1973 arriva in Norvegia, dove frequenta corsi di disegno presso la Scuola di Architettura, dipingendo un sacco di paesaggi nordici. Nel 1974 torna in Spagna, decidendo di stabilirsi in un piccolo porto di pescatori, Muxía.
YOSHIRO TACHIBANA 2/3 – Osservando la sua pittura, ti accorgi che essa sopravvivere come memoria necessaria, come un’impronta permanente che ha interpretato la vita dalla mistica, e la leggerezza dell’essere umano. Per lui, non è mai troppo tardi per avere un’infanzia. Ma la seconda, dipende soltanto da te. https://www.youtube.com/watch?v=uywdZ9lr064 Si interessa di temi mistici e gli piace imparare il mandala buddista. I suoi dipinti sono vividi, squisiti e colorati.
YOSHIRO TACHIBANA 3/3 – Quello che ha cercato di fare, è stato dare felicità alla gente. Ha tirato fuori il meglio di sé dipingendo con forme luminose e colori. Per lui, chi ignorava la parola morte era libero. Le sue raffigurazioni del tema ricorrente dell’albero proibito e del paradiso perduto, con il loro forte colore, sono pura armonia ed ordine. Nella sua traiettoria artistica, ha creato più di 800 opere, distribuite in tutto il mondo. Muore nel villaggio di Muxia, in un giorno di luglio. Ha dedicato la sua vita a disimparare a dipingere come un adulto, dipingendo come un bambino.
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