L’AFFASCINANTE MONDO DI UN METICOLOSO SOGNATORE– Jean Philippe Dallaire e la ricchezza delle creazioni immaginarie

Artefatti pittorici che umanizzano un artista

Con 128 dipinti e disegni, fino all’aprile 2000 – e cinquant’anni dopo la presentazione della sua prima mostra su Jean Philippe Dallaire – il Montreal Museum of Fine Arts https://www.absolutearts.com/artsnews/2000/03/02/26296.html ha mostrato una seconda retrospettiva di quell’artista straordinariamente talentuoso e del suo contributo alla storia dell’arte canadese. Organizzata cronologicamente secondo Le scoperte della giovinezza, Le invenzioni e l’artista indipendente e con lo sfondo del Carnevale, la mostra ha offerto ai visitatori uno sguardo sul modo originale di Dallaire di costruire il suo universo creativo colmo di uccellini, bandierine e tessuti dalla ricca trama. Oltre al disegno degli arazzi e alla sua sensibilità per i miti del Canada francese, la sua creatività è stata influenzata dall’analisi cubista della forma.

Utilizzando una scrupolosa tecnica di pittura a olio spazzolata, amava realizzare forme con sottofondo di colori neutri che, dopo asciugatura, arricchisce di ulteriori dettagli. Privo di ogni sfumatura di fedeltà stilistica, realizza dipinti eclettici pieni di espressività. Utilizzando una tavolozza di vetro verso la fine della sua vita, Jean Philippe Dallaire https://www.beaux-arts.ca/collection/artiste/jean-dallaire ha visto il mondo come uno spettacolo e ne ha denunciato le tragedie implicite attraverso i burattini. Influenzato dal teatro italiano, dal surrealismo e dal cubismo sintetico, tra gli anni ’30 e ’60 questo pittore quebecchese ha lavorato in Canada e in Francia. La casa è classificata monumento storico dal Comune di Gatineau. Costruita al 57-57 B di via Vaudreuil, esiste una casa che deve il suo nome ad un artista del Quebec che qui nacque.

Nonostante la sua tavolozza allegra, il lavoro è popolato da personaggi inquieti affetti. Fin da giovane già disegnava. Nato nel 1916 a Gatineau, nel Quebec, abitava con la sua famiglia al 57 di rue Vaudreuil dove, in soffitta, sua madre lo aveva incoraggiato a disegnare. All’età di quindici anni affittò uno studio in rue Portage. Vicino a Ottawa, nonché a Fall River (Massachusetts), dipinse murales religiosi per i Padri Domenicani. Con il suo lavoro Jean Philippe Dallaire https://www.ledevoir.com/lire/660204/bede-dallaire-le-peintre-qui-s-etait-invente-lui-meme ha immortalato scene e persone, una casa e uno stendibiancheria, un paesaggio e la sua giovane moglie Marie-Thérèse. Un suo piccolo guazzo su carta, del 1948 e dal titolo curioso (Qui est coupable?), sicuramente arricchirà il tuo interesse per questo pittore canadese.

Artista autodidatta e originale, prestava scarsa attenzione alle tendenze. Infatti, lasciò che il suo stile potesse evolversi con gradualità. Con lezioni incentrate sulle arti tecniche, Jean Philippe Dallaire https://www.galeriecosner.com/fr/artistes/25-jean-philippe-dallaire.html ha frequentato l’École Technique de Hull e la Central Technical School di Toronto. Negli anni ’30, da autodidatta, conobbe la biblioteca del convento domenicano di Ottawa. Sposò Marie-Thérèse e andò con lei a Parigi, con l’aiuto finanziario del governo del Quebec. A Parigi, tra gli altri hanno conosciuto l’opera di Picasso, Chagall e Miró. Dal suo arrivo, si è evoluto dal cubismo all’astrattismo. Così, esposto a così tante nuove influenze, le ha assorbite in innumerevoli modi.

Come puoi osservare, affermando la sua convinzione nell’assorbimento delle influenze, i dipinti di Jean Philippe Dallaire https://www.gallery.ca/collection/artist/jean-dallaire sono davvero eclettici nello stile. Dopo un soggiorno presso l’Académie André Lhote di Montparnasse, come suddito britannico, nel 1940 fu imprigionato dalla Gestapo fino alla fine della seconda guerra mondiale. Tornato in patria, continuando a esporre in Canada e all’estero, insegnò all’École des Beaux-Arts di Quebec City. Dopo una grave malattia, nel 1958 lasciò il lavoro e la famiglia, trascorrendo i suoi ultimi anni di vita a dipingere in Francia, dove visse a Vence. Questo pittore franco-canadese, dallo stile eclettico e originale, è assai noto per le sue scene popolate da personaggi strani e macabri.

Tecnicamente, era un artista virtuoso sia nella pittura che nel disegno. Ma non soltanto. Ha dipinto su cartone e tela di lino o cotone, nonché su truciolare e compensato. Dalla metà degli anni ’60, nei dipinti di Jean Philippe Dallaire https://bilan.usherbrooke.ca/bilan/pages/biographies/582.html la pittura è quasi trasparente e le figure fluttuano come se si stesse lasciando tutto alle spalle. Artista esigente e meticoloso, vedeva anche con il cuore. Con un’intensità giocosia, e malinconicamente, capiva e amava i suoi soggetti. Morì nel 1965, e il Musée national des beaux-arts du Québec tenne la sua prima mostra retrospettiva. I suoi dipinti sono costosi, eppure, i poster di Artistica Fine Art https://artisticafineart.com/collections/museum/artist_dallaire-jean, realizzati ad un prezzo molto competitivo su carta spessa e di alta qualità, donano all’acquirente una qualità dell’immagine estremamente vivida.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere.  Se vuoi conoscere altri pittori digita https://meetingbenches.net/category/pittori/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog sono da riportarsi ai loro autori.

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