NATI MUSICALMENTE CON L’HIP-HOP – J-Ax + DJ Jad = Articolo 31

Se non hai più niente da dire, evita di diventare ripetitivo

Alessandro Aleotti (nome d’arte J Ax), è nato a Cologno Monzese nel 1972, mentre Vito Luca Perrini (alias Dj Jad) è nato a Bollate nel 1966. Dunque, due ragazzi di provincia, il primo rapper e il secondo disc jockey, che si conobbero durante una festa. Riproponendo in italiano i caratteri distintivi del loro freestyle, avevano avuto successo sia in Italia che all’estero. Il ritorno degli Articolo 31 https://www.art31.com/ era stato annunciato nel 2018, con una serie di cinque concerti presso il Fabrique di Milano. Gli Articolo 31 sono un gruppo musicale hip hop formatosi a Milano nel 1990. Nel 1994 avevano optato per sonorità pop, assumendo un cantato melodico e riducendo l’hip hop.

Avrebbero voluto chiamarsi Articolo 41, da un articolo di legge che prevede la possibilità di esonero militare per sindromi nervose. Un rapper ed un disc jockey si conobbero a Milano nel 1990, così, J-Ax e DJ Jad decisero di formare Articolo 31 https://www.rockol.it/artista/articolo-31, in riferimento a una legge irlandese nel 1976, emanata in seguito ai disordini in Irlanda del Nord. Dal loro punto di vista era una minaccia alla libertà di espressione. L’articolo 31 trattava un diverso argomento, ma commercialmente la scelta di quel nome fu originale. Dopo aver pubblicato nove album, il duo degli Articolo 31 si separò, così, ciascuno avviò una sua propria carriera.

Il loro stile? Per comprenderlo basta memorizzare un pezzo di ciò che cantano: A volte mette nei casini la mia vita, ma cosi la voglio non mi dire come prenderla. Dai binari sto uscendo cercando un nuovo percorso, a ogni domanda rispondo: perché sì! Poi mi volto. Il primo singolo del duo fu Nato per rappare, pubblicato nel 1992. Con l’allontanamento dall’ambiente underground, dopo due anni Articolo 31 https://it-it.facebook.com/art31com/ realizzò l’album Messa di vespiri, ma ne nacque una incrinatura con altri rapper italiani. All’interno di questo album c’era una ironica narrazione di una storia d’amore di J-Ax con la marijuana, Maria Maria, il loro brano più conosciuto. Tratta dal testo di una loro canzone, una delle loro belle frasi è parte del nostro gergo colloquiale: Una notte senza te è senza senso come la birra analcolica!

Con lo scopo di ricercare musica hip hop all’italiana, J-Ax, il writer Raptuz TDK e il rapper Space One fondarono Spaghetti Funk nel 1994.  Il loro Così com’è uscì nel 1996 e realizzò vendite di oltre mezzo milione di copie, trasformando gli Articolo 31 https://www.musicalstore.it/wordpress/musica/musica-a/articolo-31-biografia/articolo-31-discografia-e-testi/ in una realtà nel panorama musicale italiano. Il loro quarto album, Nessuno, era basato sul ritornello di una canzone di Natalino Otto, ma comprendeva anche Like a Rolling Stone di Bob Dylan, ovviamente come reinterpretazione della canzone originale. Nel 1999 il loro Xché sì! propose un orecchiabile miscuglio di pop/funk e hip hop. Nel 2000 realizzarono un concerto nel carcere di San Vittore a Milano. Nel 2001, per festeggiare dieci anni di hip-hop in Italia, realizzarono un film: Senza filtro.

DOMANI SMETTOhttps://www.youtube.com/watch?v=V7WSrlSIF8k Loro mi dicevano di stare zitto e buono. Loro mi dicevano tranquillo e cambia tono. Loro mi dicevano di non parlare con la bocca piena e camminare dritto bene, eretto con la schiena, di non andare fuori tema e seguire lo schema. Oppure andare a letto senza cena, di non creare un problema che non ne vale la pena, di essere grato di essere nato nel lato del mondo che in fondo in fondo è perfetto. Perfetto, perfetto, perfetto come te, Letizia. Io non so bene quando è cominciato. A un tratto io non obbedivo più. Cara, è come dici tu, davvero. Non so che cosa mi abbia rovinato. È che ho iniziato a dire troppi no. Forse è per questo che tu mi hai lasciato. E non ci soffrirò nemmeno un po’. Ma mi spiace. Per ora non credo sia un mondo perfetto. Domani smetto. È meglio se richiami domani. Loro mi dicevano di stare sui binari. Loro mi dicevano rispetta questi orari. Loro mi dicevano stai con i piedi a terra. Loro mi dicevano è giusta questa guerra. Mi spiace, per ora non credo sia un mondo perfetto. Domani smetto. Ho anche lasciato su la tavoletta del cesso. Domani smetto. E faccio troppi viaggi senza avere il biglietto. Domani smetto. È meglio se richiami domani. Loro mi dicevano non calpestare l’erba. Loro mi dicevano non coltivare l’erba. Loro mi dicevano ma che vestiti porti. E i miei capelli erano o troppo lunghi o troppo corti. E non lo metto il casco omologato. Non metto a dieta la mia identità. Ho fatto il bagno dopo mangiato, e sono ancora tutto bagnato. Mi spiace, per ora non credo sia un mondo perfetto. Domani smetto. Ho anche lasciato su la tavoletta del cesso. Domani smetto. E faccio troppi viaggi senza avere il biglietto. Domani smetto. È meglio se richiami domani.

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