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MAC BECKMANN 1/4 – E’ nato a Lipsia in un giorno di febbraio. Contro la forte opposizione da parte della sua famiglia, egli persegue una carriera di artista, venendo accettato nella Weimar Saxon-Grand Ducal Art School. La pittura plein air En (che lì viene insegnata), rende l’Accademia una delle migliori scuole dell’arte progressista della Germania. Si reca a Parigi per studiare all’Académie Colarossi. Nel 1906 espone opere alla mostra della Secessione di Berlino di Weimar.
MAX BECKMANN 2/4 – Nel 1914 è uno dei membri fondatori della Libera Secessione (essendo lui un forte sostenitore dell’impressionismo tedesco). Nella prima guerra mondiale, come paramedico volontario, viene toccato da ciò che vede, soffrendo di un crollo mentale. Dopo quella grande ferita alla sua anima, ha incanalato la sua esperienza di vita moderna in immagini espressive, che infestano lo spettatore con l’intensità delle emozioni.
MAX BECKMANN 3/4 – Intorno al 1916 cambia il suo stile, dall’impressionismo all’espressionismo. Il contenuto dei suoi quadri (carichi di simbolismo), diventa più criptico e complesso. Nel 1920, si svolgono numerose mostre in grandi città d’Europa, e Piper pubblica anche diversi libri illustrati di Max Beckmann. Insegna alla Francoforte Städelschule, nel 1925. Il suo successo si interrompe quando i nazionalsocialisti prendono il potere nel 1933, perché lui è sospeso dalla Städelschule.
MAX BECKMANN 4/4 – Ha sperimentato anche con il formato in trittico, o la pittura a tre pannelli. Lui è stigmatizzato come artista degenerato, ed è costretto a fuggire ad Amsterdam nel 1937. Nel 1947 insegna presso la Scuola d’Arte del Museo di Brooklyn a New York, dove muore in un giorno di dicembre. Dalla realtà alle opere d’arte, ha unito figure allegoriche piene di gioco semiotico, che trasmettono la sua interpretazione del clima culturale e politico, lungo l’intero corso della sua carriera.
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