L’ARTE CHE IMMORTALA IL TEMPO

Quando una foto rappresenta pienamente un istante

L’arte di fotografare è un modo di esprimere la propria visione del mondo e comunicarla agli altri attraverso le immagini. Ci sono persone che hanno lasciato frasi memorabili su quel genere di passione. Per Diane Arbus, fotografare è come andare in punta di piedi in cucina a notte fonda e rubare i biscotti. Henri Cartier-Bresson riteneva che fare una fotografia fosse allineare testa, occhio cuore per documentare un modo di vivere. Marcel Proust riteneva che la fotografia fosse l’arte di mostrare di quanti istanti effimeri la vita sia fatta. Come dire che la fotografia mostra l’idea che abbiamo della realtà, che non è né catturata né presa con la forza. Il fotografo più famoso di sempre? Non c’è una risposta a questa domanda. Può essere assai noto anche un esecutore di fotografie a livello dilettantistico che ha conquistato fama durevole anche un solo scatto. La fama e l’influenza di un fotografo https://expertphotography.com/most-famous-photographers/ dipende dal genere e dallo stile, oppure dal periodo storico, perfino in relazione al contesto culturale e le preferenze personali. Sia per la qualità delle loro opere che per il loro impatto sociale e artistico, non possiamo non citare almeno cinque giganti della fotografia. Ovviamente, la nostra è solo una selezione limitata di fotografi famosi, ce ne sono molti altri che meritano di essere ricordati e apprezzati. Per scoprire la bellezza e la varietà della fotografia, ti consigliamo di approfondire la loro biografia e le loro opere visitando il sito web https://meetingbenches.net/.

Nacque a San Francisco nel 1902 e crebbe in una famiglia appassionata di arte e natura. Oltre al proprio talento musicale, dimostrò precocemente sensibilità per la bellezza della natura. Eppure, la sua vera passione fu quella che lo portò a diventare uno dei fotografi più importanti del secolo. Un maestro della fotografia di paesaggio, Ansel Adams https://zoomonpictures.it/ansel-adams-grandi-fotografi/, noto per le sue splendide immagini in bianco e nero della natura americana, prediligeva gli scenari dello Yosemite National Park per esprimere il proprio talento. Ha saputo sviluppare un sistema zonale per controllare sia l’esposizione che il contrasto delle immagini. Il suo lavoro ha non soltanto mostrato la bellezza e la fragilità dei parchi nazionali americani, ma ha attratto l’attenzione di generazioni di fotografi.

Le sue fotografie riflettono la sua profonda comprensione della vita umana e la sua innata curiosità per il mondo che lo circonda. Nato in Francia nel 1908, crebbe in un’epoca di veloci cambiamenti e grandi turbolenze sociali. Ha documento gli eventi significativi e le persone comuni con una sensibilità unica. Per alcuni suoi contemporanei fu un pioniere del fotogiornalismo. Volendo parlare della street photography e di Henri Cartier-Bresson, l’occhio del secolo https://www.reflex-mania.com/henri-cartier-bresson/, abbiamo il dovere di attribuirgli in merito di aver dato importanza alla capacità personale nell’uso della macchina fotografica che, cogliendo il momento fugace, irripetibile e decisivo per lo scatto, cattura con l’essenza di un evento. Con uno stile asciutto, realista e immediato, le sue immagini in bianco e nero mostrano la realtà del mondo. Il suo modo di catturare la realtà che lo circondava è l’equivalente di viaggio visivo attraverso la storia del XX secolo.

C’è una fotografa americana che ha segnato profondamente il mondo della ritrattistica. Le sue fotografie sono state esposte in musei e gallerie in tutto il mondo. Annie Leibovitz https://annieliebovitz.com/, celebre per i suoi lavori pubblicati su Vanity Fair e Rolling Stone, ha immortalato le personalità più famose del mondo dello spettacolo, della politica, della cultura e dello sport. Nata nel 1949, dopo una infanzia caratterizzata dai continui trasferimenti causati dal lavoro del padre, fu proprio grazie ad essi che si appassionò a narrare con una macchina fotografica le storie delle persone. Durante il periodo della guerra del Vietnam scattò le prime foto, catturando persone al lavoro e luoghi in una base militare delle Filippine. Ha saputo confrontarsi con la necessità di creare ritratti di notevole carica espressiva, scavando oltre la superficie della pelle del viso, per catturare l’essenza del soggetto. Tra le sue fotografie più famose, una scattata poche ore prima dell’assassinio di John Lennon, quella del nudo in cui lui era abbracciato a Yoko Ono.

Il più grande fotografo di guerra della storia? Indubbiamente, Robert Capa https://www.elledecor.com/it/people/a38437000/robert-capa-foto-piu-famose/, testimone della guerra civile spagnola, della seconda guerra mondiale, d’Indocina e di quella arabo-israeliane. Soltanto lui ha saputo riempire l’album fotografico gli eventi più drammatici e significativi del XX secolo, documentando cinque diversi conflitti bellici con stile realista e drammatico. Tra le sue fotografie più famose, Morte d’un miliziano, scattata nel 1936 durante la guerra civile spagnola, considerata una delle immagini più iconiche e controverse del XX secolo. Normandy, Omaha Beach, scattata nel 1944 durante lo sbarco in Normandia, che mostra i soldati americani sotto il fuoco nemico mentre avanzano sulla spiaggia. Pablo Picasso and Françoise Gilot, scattata nel 1948, il ritratto intimo e familiare di uno degli artisti più influenti del secolo. Infine, la foto di un bambino europeo appena arrivato in Palestina da un campo profughi: Child at the Sha’ar Ha’aliya transit camp for new immigrants, una testimonianza che nel 1949 immortalò la speranza di una nuova vita.

Infine, vogliamo raccontarti qualcosa di un fotografo francese, nato nel 1912 in una città vicino a Parigi, che ha saputo cogliere con sensibilità e ironia gli aspetti più autentici e poetici della vita quotidiana. Ha fotografato Parigi e le sue strade, i suoi abitanti, i suoi bambini ed i suoi innamorati. Nonostante l’origine artificiale, c’è una foto che continua a emozionare generazioni di innamorati. Bacio all’Hotel De Ville https://www.harpersbazaar.com/it/lifestyle/arte/a46281491/bacio-foto-robert-doisneau-storia/, infatti, riesce a trasmettere la forza e la bellezza del bacio, un gesto semplice e universale. Con quella sua foto, il poeta della fotografia Robert Doisneau https://www.robert-doisneau.com/en/portfolios/ ha saputo raccontare la vita quotidiana dei parigini. La fotografia è diventata un simbolo dell’amore romantico e della gioventù, ma i due protagonisti non erano una coppia vera, bensì due attori ingaggiati dal fotografo per posare per lui. Il fotografo, infatti, preferiva organizzare piccole messe in scena per creare le sue opere.

Abbiamo chiesto alla intelligenza artificiale di scrivere una poesia ispirata al suo stile fotografico. Speriamo che sia di tuo gradimento. PARIGI IN BIANCO E NERO – Parigi in bianco e nero è un palcoscenico di storie che si intrecciano e si sfiorano tra le strade e i caffè. Robert Doisneau è l’occhio che le coglie e le racconta, con ironia e poesia, in un click che le immortala. Un bacio rubato davanti all’hotel, un’occhiata maliziosa al museo, una macchina fusa dal calore, sono altrettanti momenti che non muoiono mai. Lui è l’artista che ci regala la sua Parigi fatta di gente e di sorrisi, di bellezza e di magia.

Se vuoi conoscere storie fotografiche già pubblicate, puoi digitare https://meetingbenches.com/category/photography/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono su questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è diffondere la conoscenza di questi creativi, permettendo ad altri di apprezzarne le opere.

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