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Dopo la loro morte, molti pittori francesi popolari (come ad esempio Gustave Courbet), sono stati vittima di contraffazione diffusa. http://www.visitoslo.com/en/product/?TLp=183423 Per i musei d’arte, è una costante sfida il distinguere i falsi dalle immagini autentiche. Grazie alle nuove ricerche, è stato possibile negli ultimi anni gettare luce su molte false attribuzioni, esponendo una serie di contraffazioni. Ha insistito sul fatto che le immagini devono avere argomenti concreti ed essere radicata nella realtà visibile, anche per questo, nel 19 ° secolo nella pittura francese, Gustave Courbet è considerato il portabandiera del realismo.
Ha lavorato in un certo numero generi (pur generalmente preferendo i temi rurali). http://www.nasjonalmuseet.no/en/ Pochi pittori sono stati copiati nella stessa misura di Gustave Courbet. La sua reputazione è cresciuta costantemente nel corso degli anni attorno al 1850. Dal momento che le opere sue opere erano vendute bene (e il suo stile era facile da imitare), altri erano stati tentati di incassare il suo successo economico. Lui prediligeva una tecnica di costruzione con motivi sulla tela, attraverso l’applicazione di un impasto di vernice, con pennelli e spatole.
Gravato dai debiti, negli ultimi anni della sua vita lui si era agganciato ad un certo numero di assistenti, con lo scopo di incrementare la sua produzione al livello della produzione di massa (la diffusa forgiatura delle sue immagini ha continuato anche dopo la sua morte). L’opera “Il pescatore“, è stato donato al Museo Nazionale come un vero e proprio Courbet nel 1947 (ma gli esperti francesi avevano messo in dubbio l’autenticità della foto). Recenti ricerche sulla provenienza dell’immagine, sembrano puntare nella direzione opposta. Con ogni probabilità, “Il pescatore” è stato realmente dipinto da Courbet. http://www.nasjonalmuseet.no/en/visit/locations/the_national_gallery/
