SE IL SURREALISMO È L’IMMAGINE CHE L’ARTISTA HA DI SÉ – Kay Sage, una pittrice tra architetture complesse e forme biomorfe

Una surrealista, paradossi inquietanti e qualità allucinanti

Tra le molte scuole da lei frequentate, anche la Foxcroft School https://www.foxcroft.org/, in Virginia. Nei suoi dipinti, a volte trovi un miscuglio di oggetti in primo piano, ma contrastato da altri in lontananza. Kay Sage https://www.wikiart.org/en/kay-sage non commentò cosa rappresentassero i suoi dipinti, nè tanto meno offrì l’eventuale interpretazione dello stato d’animo di chi potesse osservarli. Nel suo Margin of Silence https://artsandculture.google.com/asset/margin-of-silence/dAHyrzDs4GlJFw, dallo sfondo scuro e che rinvia psicologicamente a sensazioni di disagio, le rappresentazioni figurative sono statiche e drappeggiate. I suoi dipinti semi astratti, permeati di un senso di immobilità, presero motivi e stili sia da Giorgio de Chirico che da altri pittori surrealisti, come ad esempio Yves Tanguy.

Abitò a Rapallo, in Italia, insieme al madre, visitando anche Parigi, così diventando buona conoscitrice sia del francese che dell’italiano. Soltanto in un’occasione, Kay Sage https://www.metmuseum.org/art/collection/search/488856 dichiarò a un critico d’arte quello che il suo The Instant doveva mostrare: ciò che c’era dentro era sia meccanico che vivente. Se provi ad osservare con attenzione il suo Tomorrow Is Never https://www.metmuseum.org/art/collection/search/488856, realizzato nel 1955 con principi elementari di architettura, non puoi fare a meno di lasciarti andare alle sue suggestioni che ti rimandano alle forme umane. La sua creatività si sviluppò in particolare tra il 1940 e il 1955 quando, dopo averlo sposato, visse insieme a Yves Tanguy nella loro Town Farm di Woodbury (in Connecticut) https://www.aaa.si.edu/collections/items/detail/kay-sage-and-yves-tanguys-home-woodbury-conn-11569. Lei e quel suo secondo marito, pittore surrealista anche lui, avevano convertito un fienile di quella fattoria in due studi d’arte, separati da un tramezzo, ma con una porta.

Pur conosciuta come artista visiva, lei scrisse in francese anche cinque volumi di poesie, quattro opere teatrali ed un’autobiografia. Suggestionata dal Surrealismo, iniziò a dipingere in quello stile fino al 1938, quando espose alcuni dei suoi lavori al Salon des Surindépendants. In prevalenza, i dipinti di Kay Sage https://awarewomenartists.com/artiste/kay-sage/ si focalizzano su muri, torri e tralicci, a volte in costruzione, ma anche in rovina. Un suo olio su tela del 1940 dal titolo Danger, Construction Ahead https://artgallery.yale.edu/collections/objects/52853, presenta in primo piano grandi forme che, disposte asimmetricamente, opportunamente osservate enfatizzano il senso della distanza.

Lei nacque in una ricca famiglia ad Albany (New York), nel 1898. Già da bambina era abituata a disegnare e scrivere per hobby, ma la sua prima formazione pittorica avvenne alla Corcoran Art School di Washington https://corcoran.gwu.edu/. Come il pittore Giorgio de Chirico, anche Kay Sage https://www.mattmuseum.org/sage_and_tanguy/ dipingeva scenari con ingressi ad arco e prospettive oblique, a volte con figure umanoide celate da drappeggi. Alla Galerie Beaux-Arts di Parigi, nel 1937 vide la mostra internazionale surrealista, ammirandovi in particolare i dipinti dell’artista italiano Giorgio de Chirico, del quale acquistò un’opera. Nel 1951 lei dipinse Unusual Thursday https://useum.org/artwork/Unusual-Thursday-Kay-Sage-1951, oggetti in primo piano con un ponte a traliccio in lontananza.

Studiò arte anche a Roma, città dove visse i giorni più felici della sua vita, imparando tecniche per dipingere all’aperto la campagna romana. Si innamorò e sposò un giovane nobile italiano, vivendo insieme a lui per dieci anni la vita oziosa dell’alta borghesia romana. Dopo l’annullamento del matrimonio, tenne la sua prima mostra d’arte personale alla Galleria del Milione di Milano https://galleriailmilione.it/. Nel dipingere meticolosamente, utilizzava una tavolozza grigio-verde-ocra, vagamente simile all’atmosfera che precedeva un temporale. Kay Sage https://www.amazon.com/House-Her-Own-Solitary-Surrealist/dp/0803242344 privilegiava l’approntamento scenografico di oggetti su deserti o pianure, nonchè orizzonti lontani.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere.  Se vuoi conoscere altri pittori digita https://meetingbenches.net/category/pittori/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog sono da riportarsi ai loro autori.

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