NASCERE MUSICALMENTE, NEI VERDI PASCOLI DELLA HARVARD UNIVERSITY – Eric von Schmidt, un musicista dallo spirito selvaggio

Con Bob Dylan e Joan Baez, nella scena folk dell’est americano

Cantante, chitarrista e cantautore, ma anche pittore e illustratore, divenne parte del panorama musicale folk di Cambridge. Nato nel 1931 a Westport (Connecticut) e cresciutovi, dopo aver ascoltato alla radio Ledbelly, Eric von Schmidt http://www.bobdylanroots.com/schmidt.html si comprò una chitarra e iniziò ad apprenderne i segreti, lasciandosi influenzare stilisticamente da Burl Ives e Sonny Terry, ma anche da alcuni viaggi nei Caraibi e dall’aver frequentato la Library of Congress di Washington. Avvenne così che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, all’interno del panorama musicale folk di Cambridge (Massachusetts), divenne un apprezzato chitarrista folk-blues.

Se hai amato la musica folk dagli anni ’60 in poi, sicuramente hai un debito con lui. Dopo tre anni nell’esercito americano, nel 1955 Eric von Schmidt http://www.richardandmimi.com/eric.html vinse una borsa di studio per trascorrere un anno a dipingere in Italia. Due anni dopo si trasferì a Cambridge, dove ebbe modo di lasciarsi coinvolgere nella locale musica folk. Per uno sconosciuto ragazzo di nome Bob Dylan, sperimentazione musicale e personalità lo resero un modello imitabile.  Nel 1963 realizzò il suo primo album da solista, The Folk Blues. In riconoscimento della sua attività musicale, nel 2000 ricevette l’ASCAP Foundation Lifetime Achievement Award.

Come cantautore e interprete, il suo approccio libero al blues e al folk gli ha fatto guadagnare fan molto famosi. Tra la fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60, nella scena folk di Cambridge (Massachusetts), lui era apprezzato dai suoi colleghi musicisti per la generosità. Non casualmente, infatti, il suo ricordo rimane saldamente legato a Bob Dylan. Nel 1997, Eric von Schmidt https://expectingrain.com/dok/who/v/vonschmidteric.html vinse un Grammy Award per il suo contributo alla raccolta Anthology of American Folk Music, perchè applicava il suo stile musicale ai classici della musica folk americana. Dipinse fino alla sua morte, avvenuta nel 2007, realizzando perfino un murale sulla Battaglia di Alamo. Diviorziò due volte ed ebbe due figlie.

Suo padre disegnava illustrazioni per il Saturday Evening Post, perciò, e non a caso, quand’era adolescente anche suo figlio Eric iniziò a vendere propri lavori. Negli ultimi trent’anni della sua vita, Eric von Schmidt https://www.youtube.com/watch?v=mFRrbN4tcu4 registrò soltanto due album, concentrandosi sull’attività pittorica. Infatti, spese la sua vena creativa anche come pittore, creando tra l’altro copertine musicali per Joan Baez, la Blue Velvet Band e Jackie Washington. Quando Bob Dylan venne fotografato per realizzare la copertina di Bringing It All Back Home, accanto a una pila di dischi, ma sopra, e ben visibile, c’era il disco The Folk Blues di Eric. Nei necrologi pubblicati alla sua morte, il New York Times lo definì una figura vivace dallo stile musicale esuberante, mentre per il The Guardian era un uomo generoso verso i suoi compagni musicisti.

Quando Bob Dylan venne fotografato per realizzare la copertina di Bringing It All Back Home, accanto a una pila di dischi, ma sopra, e ben visibile, c’era il disco The Folk Blues di Eric. Eric Von Schmidt https://www.amazon.ca/Folk-Blues-Eric-Von-Schmidt/dp/B07CN4MTD9 condivise il suo repertorio di musica tradizionale con musicisti che sviluppavano una versione più moderna della musica folk. Nel 1963, con Bob Dylan all’armonica ed insieme a Richard Fariña, a Londra registrò canzoni nel negozio Bobell’s Jazz Record. Circa una canzone suonata da Dylan – Baby, Let Me Follow You Down – lo stesso, l’accreditò all’originalità dell’amico Eric.

IL MIO AMORE VIENE ROTOLANDO GIÙhttps://www.youtube.com/watch?v=L1e5o3RUTK8. Non ho bisogno del tuo whisky, non hai bisogno del tuo rum. Tutto ciò di cui ho bisogno è la mia dolce mamma quando verrà l’estate. Fa venire il mio amore rotolando, rotolando giù. C’è un vento caldo che soffia, e soffia da sud. Come le dolci parole che scorrono dalla bella bocca dei bambini, lei fa venire il mio amore rotolando, rotolando giù. Guarda un po’ laggiù, non vedi quell’aquila che si alza. Signore, amo il mio dolce bambino come quel grande uccello ama il cielo. Fa venire il mio amore rotolando, rotolando giù.

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