COMINCIARE CON UN’EMOZIONE – Nadine Rovner e la tradizione della fotografia in scena

Un fotografo d’arte, tra Philadelphia e New York 

Guarda bene: tutti i protagonisti delle sue immagini sembrano come mascherati, quasi iper-reali. Più che fotografie, le sue sono delle messe in scena che esplorano un mondo. Il suo modo di fotografare risale al modo in cui era usata la fotocamera nel XIX secolo. Le scene realizzate da Nadine Rovner https://www.nadinerovner.com/ trovano alimento nella fotografia in scena. Il suo modo di lavorare parte sempre da una percezione, e soltanto successivamente si trasforma in una scena da ritrarre. Osservando una qualsiasi delle sue fotografie, anche tu potrai immediatamente captare che dentro ci sono cristallizzati frammenti di significato, sospesi tra realtà e memoria.

Vorrebbero urlare, però i suoi soggetti non hanno voce, ma soltanto pensieri ed emozioni. C’è sempre qualcosa di vulnerabile dentro i personaggi che lei ritrae. La sua prima opera d’arte ad essere offerta all’asta nel 2020, al Doyle New York, è stata “Sara e Justin.” Ambienti strutturati e personaggi, sono scenario e protagonisti che creano i suoi raffinati paradigmi visivi della età adulta. Come fossero dentro un film, gli scatti fotografici di Nadine Rovner https://www.nadinerovner.com/roadtrip contengono l’indeterminato desiderio di incompiutezza. I suoi soggetti, eternamente sospesi tra solitudine e riflessione, sembra che siano alla perenne ricerca di una rotta verso casa.

La qualità capace di appagare l’animo dei suoi personaggi è visibilmente in bilico tra la drammaticità delle loro espressioni e l’ambiente che li circonda. Nata nel 1982 e cresciuta nel New Jersey, Nadine Rovner https://plainmagazine.com/no-vacancy-nadine-rovner/ ha conseguito un BFA in Fotografia presso la School of Visual Arts di New York City. Ha esposto i suoi lavori ovunque negli Stati Uniti, partecipando anche a una biennale fotografica in Pennsylvania. In riconoscimento del suo lavoro, ha ricevuto un premio Print Center nel 2008, è stata inclusa nella mostra della Humble Arts Foundation Under 31.

Il tipo di guardaroba e gli oggetti di scena che usa, dialogano con il suo intuito artistico, contribuendo così a cristallizzare dentro una sola immagine preziosi momenti di vecchia America. Per il ricordo indelebile del tuo soggiorno a Philadelphia, niente di meglio che acquistare una delle sue opere d’arte: niente di meglio di una fotografia d’autore può aiutarti a ricordare Nadine Rovner e l’atmosfera creativa che incoraggia il suo talento. Scegli tra “The Things They Say, 2007 https://www.artsy.net/artwork/nadine-rovner-the-things-they-say (stampa a getto d’inchiostro a pigmenti d’archivio), oppure “Faye, MarLane Motel, No.1, 2016 https://www.artsy.net/artwork/nadine-rovner-faye-marlane-motel-no-1 (anche questa, una sua bellissima stampa a getto d’inchiostro a pigmenti d’archivio).

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i racconti fotografici già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/fotografie/.

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