FOTO REALISTICHE PER SCENE IMPOSSIBILI

I fantastici scenari di Erik Johansson

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono su questo blog corrispondono ai loro autori, dunque, per apprezzare l’originalità del fotografo che vogliamo presentarti, ti consigliamo di andare ai singoli links di riferimento. Le immagini che accompagnano questo post, invece, sono state da noi concepite per sviluppare le identiche tematiche surrealiste tanto care a quel fotografo. Benvenuto in Meeting Benches, un luogo di ritrovo virtuale dove la creatività non conosce confini e che ti invita a esplorare l’arte di tutto il mondo. Visitando questo sito web https://meetingbenches.net/, conoscerai artisti, pensatori e sognatori che condividono le loro visioni e si ispirano a vicenda. Che tu sia un appassionato d’arte, un viaggiatore o semplicemente curioso, ti offre un delizioso viaggio attraverso i regni artistici. Se vuoi conoscere storie fotografiche già pubblicate, puoi digitare https://meetingbenches.com/category/photography/.

Se tu mi chiedessi quali artisti hanno saputo sviluppare il surrealismo fotografico, dovremmo parlarti di Rodney Smith e delle sue fotografie, un magnifico esempio di surrealismo fotografico, dove la realtà si fonde con l’immaginazione in scenari onirici. Sarolta Bán, invece una giovane fotografa ungherese, utilizza la manipolazione digitale per creare opere surreali che esplorano temi profondi attraverso immagini suggestive. John Chervinsky? Un ingegnere di professione, eppure, le sue fotografie esplorano la relazione tra scienza, arte e percezione, spesso con un tocco surreale. Questi artisti hanno saputo interpretare il surrealismo in modi unici, utilizzando la fotografia per esprimere visioni che vanno oltre il visibile, invitando lo spettatore a un viaggio nell’inconscio. Adesso, però, vogliamo presentarti Erik Johansson, conosciuto per le sue abilità di foto manipolazione, il fotografo visionario che mescolando finzione e illusione crea immagini che sfidano la percezione della realtà. Puoi trovare stampe dei suoi lavori digitando https://www.erikjo.com/shop.

Nato in un giorno di aprile del 1985, il fotografo svedese Erik Johansson https://meetingbenches.com/2016/04/capturing-ideas-not-moments-erik-johansson-realistic-photos-of-impossible-scenes/ ha concretizzato una sua idea combinando diverse foto in modi insoliti: voleva creare un’immagine realistica, ma contenente incoerenze logiche che dessero un effetto surrealista. Alcuni dei suoi lavori sono il risultato della combinazione di centinaia di fotografie. Trascorre dieci ore utilizzando software di manipolazione delle immagini per alterarle digitalmente e dare forma alla sua idea. Catturando prima idee, non momenti, riesce a produrre foto realistiche di scene impossibili dentro scenari fantastici. Per ottenere un risultato realistico, con l’aiuto della sua macchina fotografica e di Photoshop crea immagini che richiedono molto lavoro e preparazione. Anche se una foto può essere composta da centinaia di immagini diverse, Erik Johansson https://meetingbenches.com/2016/04/erik-johansson-swedish-photographer-when-fantastical-scenarios-come-to-life/ vuole che appaia come fosse stata realmente catturata. La comprensione di ogni fase del processo offre il controllo totale dell’intero processo di lavoro, dallo schizzo all’immagine finale, per garantire un risultato realistico di alta qualità. Questo artista è tanto un fotografo quanto un ritoccatore, ecco perché può creare il genere di cose che tu non puoi nemmeno immaginare.

Erik Johansson https://fotografiaartistica.it/erik-johansson-fotografia-oltre-il-reale/ utilizza la manipolazione fotografica come mezzo per esprimere una ricerca visuale basata su illusioni. Le sue opere sono fedeli ai concetti del surrealismo, rivisitando in chiave ironica e tagliente persone ed oggetti della quotidianità. Alcune delle sue immagini includono persone all’apparenza anonime accanto a elementi spiazzanti o decontestualizzati, l’acqua che fuoriesce dal quadro in cui è rappresentato il mare, strade che si tagliano e si accartocciano come carta e perfino uomini che stirano sé stessi con la camicia indosso. Per far sentire lo spettatore come se fosse parte della scena, questo fotografo surrealista pone una forte enfasi sul realismo nel suo lavoro. Le spettacolari immagini di Erik Johansson https://www.facebook.com/erikjohanssonphoto/ non sono solo esteticamente affascinanti, ma contengono anche radici in una riflessione morale e funzionale. Il suo lavoro ha attirato l’attenzione del mondo della pubblicità e della comunicazione, con clienti come National Geographic, Google e Adobe. Se desideri esplorare ulteriormente le sue opere, ti consiglio di visitare la sua pagina web https://www.erikjo.com/about/.

Immagina scene che ti invitano in un mondo che non può essere catturato in tempo reale attraverso una telecamera. Dell’artista svedese con sede a Praga, rinomato per la sua fotografia fantasiosa e surreale, vogliamo approfondire con te gli aspetti affascinanti del suo stile. Erik Johansson https://mymodernmet.com/erik-johansson-impossible-photography/ combina elementi fotografici e altri materiali per creare scene che sfidano la realtà. Le sue immagini sembrano vere e proprie fotografie, ma contengono incoerenze logiche che conferiscono un senso di surrealismo. La sua capacità di creare scenari impossibili ma visivamente plausibili lo distingue nel mondo dell’arte digitale e della fotografia. Nonostante la natura fantastica del suo lavoro, questo fotografo pone una forte enfasi sul realismo. Il suo obiettivo è far sentire gli spettatori come se fossero parte della scena. Trae ispirazione da varie fonti, incluso il movimento surrealista dell’inizio del XX secolo. Come i surrealisti, crede che l’arte debba emergere dalla mente inconscia e proiettarci nella realtà dei nostri sogni. Le sue fotografie orchestrate incapsulano molteplici narrazioni, consentendo agli spettatori di scegliere la storia a cui si riferiscono. In sintesi, lo stile fotografico di Erik Johansson https://wooarts.com/erik-johansson/ combina competenza tecnica con narrazione concettuale, trasformando scene ordinarie in esperienze visive straordinarie.