PENSA A TE STESSO – Voltaire / Pensa, e lascia che anche altri godano del privilegio di farlo.

Quando desideri cambiare il modo di pensare e il comportamento delle persone.

La stazione Voltaire si trova sulla linea 9 (le stazioni più prossime sono Oberkampf e Nation). Al 27 Quai Voltaire, il Café Voltaire è aperto anche di domenica. Nonostante una tumultuosa relazione con i funzionari della città durante la sua vita, tutti hanno la possibilità di vedere una statua in cui il cuore di Voltaire è sepolto. Il suo cuore finì nelle mani di un marchese che lo mise in una scatola di metallo, in una stanza decorata con le parole: “Il suo spirito è ovunque, il suo cuore è qui”. A Parigi, anche tu puoi fare un pellegrinaggio alla Biblioteca Nazionale, per ascoltare il suo cuore.

François-Marie Arouet (pseudonimo Voltaire), è considerato uno dei più grandi scrittori francesi del periodo dell’illuminismo. In armonia con altri pensatori illuministi dell’epoca, VOLTAIRE era un deista che guardava favorevolmente alla tolleranza religiosa. Spesso in contrasto con le autorità francesi per le sue opere, fu imprigionato due volte e trascorse molti anni in esilio. Nato nel 1694 a Parigi, si affermò come uno dei principali scrittori dell’Illuminismo. Tra le sue famose opere ricordiamo la tragica commedia Zaire, lo studio storico L’età di Luigi XIV e la novella satirica Candide

Ha scritto per agire e il suo più grande desiderio di filosofo è stato quello di cambiare il modo di pensare e di comportarsi della gente. Per lui, Dio ci ha dato il dono della vita; spetta a noi donarci il dono di vivere bene. Prima di essere esiliato in Inghilterra (dove rimase per quasi tre anni), VOLTAIRE fu esiliato per aver deriso un duca, fu arrestato ed esiliato alla Bastiglia con l’accusa di scrivere poesie diffamatorie, e anche perché aveva litigato con un cavaliere. Rifiutando le idee della Chiesa Cattolica Romana, nel 1764 pubblicò un dizionario enciclopedico che abbracciava i concetti di Illuminismo. Morì poco dopo il suo ritorno a Parigi, nel 1778.

Credeva fortemente nella ragione, nella tolleranza, nella libertà di parola e in una società libera e liberale. François-Marie Arouet (Voltaire), nacque da una famiglia benestante in un giorno di novembre. Sua madre morì quando aveva sette anni, in seguito si avvicinò a un padrino di mente libera. VOLTAIRE aveva grandi passioni intellettuali e una vasta cultura. La sua scrittura ironica e una straordinaria curiosità per gli avvenimenti trovavano spazio per una prodigiosa capacità di raccontare qualunque cosa, anche il grande fausto (la lietezza) insito all’interno di una relazione amorosa.

IL GRANDE FAUSTO – Io di te amavo le calze del colore del fumo. E gli occhi che avevi di gatta sorniona, e la voce che aveva frammenti di gelo e fiamme improvvise. E si svenava nel gemito lungo di dopo l’amore. Avevi quel modo di offrire il tuo corpo con slancio e ritrarlo d’un tratto, per eccitare e per ritrosia. Non si capiva la tua convinzione d’essere frigida. Tu eri donna assai saggia a dosare gli orgasmi, volevi che fossero tuoi. Tu odiavi che io ti chiedessi se avevi goduto, volevi saperlo tu sola. È stato sempre un segreto non detto il nostro piacere. Per questo io di te avevo una soggezione che era anche devozione, ripulsa. Dio mio come è stato difficile amarti, e come è difficile adesso amare le donne che sanno donarsi con le sole riserve che hanno. Le donne che si sentono donne da uomo.

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