GITA AL FARO – Romanzo di Virginia Woolf

Un libro che segue la tradizione del romanzo modernista, quella dove la trama ha importanza secondaria rispetto all’introspezione psicologica dei personaggi. Gita al faro è un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1927. A St. Ives (in Cornovaglia), nel 1882 il padre della scrittrice iniziò ad affittare come casa delle vacanze Talland House. I luoghi da lei descritti nel romanzo sono su quelli nei dintorni di Talland House. Non soltanto, perchè alcune caratteristiche della baia di St. Ives sono anche esse state trasposte all’interno del romanzo (tra cui il faro di Godrevy Island). Nella parte finale del romanzo, alcuni dei membri della famiglia Ramsay tornano alla loro casa delle vacanze. Il signor Ramsay progetta una gita al faro, ma il viaggio quasi non si compie, a causa del maltempo. A proposito di questo romanzo, la scrittrice scrive che – fino a quarant’anni e oltre – era ossessionata dalla presenza di sua madre, fino a quando un giorno, mentre attraversava Tavistock Square, lei aveva pensato al faro, con urgenza. Una cosa ne suscitava un’altra. Quell’effervescenza aveva dato la spinta a scrivere rapidamente un libro.

Scrivendo, Virgina Woolf aveva dato espressione a qualche emozione antica. Lei era nata a Londra – in una casa al civico 22 di Hyde Park Gate – in un giorno di fine gennaio del 1882. Lei ed il fratello manifestarono precocemente la loro inclinazione letteraria, dando anche vita a un giornale domestico, in cui scrissero storie inventate. Lei divenne scrittrice e saggista famosa, considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo. Dopo la morte del padre, ssieme al fratello e a suasorella si trasferì nel quartiere londinese di Bloomsbury, dove nacque il Bloomsbury set, destinato a dominare per oltre un trentennio la cultura e la letteratura inglesi. Nell’estate del 1940 pubblicò l’ultima opera, mentre le sue crisi depressive si fecero sempre più violente, con stati d’ansia e sbalzi d’umore che, il 28 marzo del 1941, la indussero a riempirsi le tasche di sassi, lasciandosi abbracciare dal fiume Ouse, nei pressi di Rodmell.

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