LE PAROLE DELLE EMOZIONI

A volte non bastano; servono i colori e le forme per ravvivare le parole

La poesia è un’arte che permette di esprimere i propri pensieri e sentimenti in modo creativo e personale. Scrivere poesie, o semplicemente divertirsi con le parole https://www.isoladellapoesia.com/guide_poesia/, ti consente di riflettere sulla vita e sul mondo che ti circonda. Inoltre, una poesia può essere un mezzo per condividere le tue esperienze e per creare un legame emotivo con un lettore. Se ti piace scrivere poesie continua a farlo e non smettere mai, se non lo hai mai fatto inizia adesso, scoprirai un tuo mondo interiore del tutto sconosciuto. Naturalmente, da principiante potrai utilizzare alcuni accorgimenti. Potresti scegliere delle parole – senza alcuna connessione reciproca, ma riferite a una cosa, persona o tematica – scrivendole al centro di una pagina, una sotto l’altra, integrandole poi con altre parole che genereranno la tua poesia. Potresti ritagliare alcune parole dalla pagina di un giornale, assemblarle casualmente, aggiungere ciò che serve per dare senso e scorrevolezza al testo e stupirti del risultato finale.

Per sviluppare ciò che pensi potresti rifarti a due poeti contemporanei italiani e lasciarti andare alla suggestione delle immagini che abbiamo creato per te, sullo stile di Piero della Francesca, con l’intelligenza artificiale. Il suo genere pittorico è stato principalmente la pittura a olio. Questo pittore italiano del XV secolo nato a Borgo Sansepolcro intorno al 1412, è l’artista che abbiamo scelto per accompagnare la lettura di alcune poesie che trovi accluse in questo articolo. Noto per le sue opere a Urbino, Arezzo, Rimini e Sansepolcro, ha ricevuto formazione da Domenico Veneziano, con cui ha collaborato nella decorazione della Cappella di Santa Maria Novella a Firenze. La sua pittura a olio, ottimo legante che indurisce nel tempo, utilizzava pigmenti in polvere Ma non soltanto, consentiva all’artista di ampliare la gamma cromatica e ammorbidirne le sfumature. Tra le sue opere più famose, ti proponiamo la Madonna del Parto http://www.madonnadelparto.it/ e la serie di affreschi sulla Storia della Vera Croce nella chiesa di San Francesco ad Arezzo https://www.discoverarezzo.com/esperienze/la-leggenda-della-vera-croce/.

Nata a Milano nel 1912, Antonia Pozzi http://www.antoniapozzi.it/ è stata una poetessa e scrittrice italiana la cui sintesi creativa coniugava natura e spiritualità. Soltanto l’amata Lombardia sapeva consolarla. Per studiare e scrivere, trovava pace tra le montagne dove raccolse anche migliaia di scatti fotografici. Il suo spirito, simile al genere di piante di montagna che trovano linfa vitale sull’orlo degli abissi, fu in conflitto con l’ambiente familiare. L’uso di un linguaggio essenziale e suggestivo ricorre anche in queste sue poesie che abbiamo scelto per te: IL TORRENTE – Gioia di cantare come te, torrente; gioia di ridere sentendo nella bocca i denti bianchi come il tuo greto; gioia d’essere nata soltanto in un mattino di sole tra le viole di un pascolo; d’aver scordato la notte ed il morso dei ghiacci. NON SO – Io penso che il tuo modo di sorridere è più dolce del sole su questo vaso di fiori già un poco appassiti. Penso che forse è buono che cadano da me tutti gli alberi, ch’io sia un piazzale bianco deserto alla tua voce, che forse disegna i viali per il nuovo giardino. AMOR FATI – Quando dal mio buio traboccherai di schianto in una cascata di sangue, navigherò con una rossa vela per orridi silenzi ai crateri della luce promessa. AMORE IN LONTANANZA – Ricordo che, quand’ero nella casa della mia mamma, in mezzo alla pianura, avevo una finestra che guardava sui prati; in fondo, l’argine boscoso nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo, c’era una striscia scura di colline. Io allora non avevo visto il mare che una sol volta, ma ne conservavo un’aspra nostalgia da innamorata. Verso sera fissavo l’orizzonte; socchiudevo un po’ gli occhi; accarezzavo i contorni e i colori tra le ciglia: e la striscia dei colli si spianava, tremula, azzurra: a me pareva il mare e mi piaceva più del mare vero.

Tra le sue opere più note, si annoverano “Ora serrata retinae” e “Geologia di un padre”. Valerio Magrelli https://www.einaudi.it/autori/valerio-magrelli/, poeta, scrittore e critico letterario italiano nato a Roma nel 1957, ha sviluppato un genere poetico caratterizzato da un linguaggio ironico e surreale che esplora i temi dell’identità, della memoria e della storia: FENOMENI – Qui sto senza paesaggio, pere, mele, stagioni, cielo, niente, soltanto suppellettili, una campagna fatta ad artificio. Ma già da piccolo per gioco stendevo una coperta nella stanza, sopra mucchi di carta, ed era un panorama, una salma di monti. Di tutto ciò qualcosa resta, adesso, che scrivo a letto, che io faccio la terra. DISPENSA – Dispensa mai fu donato più appropriato nome. Cuore del cibo posto nel cuore della casa come il motore immobile delle cosmologie. Tabernacolo luogo alimentare e segreto. SENTIRSI MALE – Sentirsi male sembra voler dire che il dolore impedisce l’ascolto di se stessi. La malattia conduce il suo corpo lontano, troppo distante per essere udito. ELEGIA – Se tutto ciò che cresce e brucia è brace, amore è visione del rogo. Pensa all’estate, che nasce dissanguandosi in una sorridente emorragia di luce. Ciò che ti è caro muore, ciò che muore ti è caro, se qualcosa ti è caro, è perché muore. Ed ecco il corollario: Ciò che ti è caro, è solo la sua morte. È sera, nella stanza dei miei figli. Disteso accanto a loro, li ascolto cinguettare. Un bosco al buio. Posano sui miei rami il peso caldo e vivo della voce, un peso-volo trepidante. O devo credere che siano solo le punte incandescenti di un fuoco mezzo spento, crollato, mezzo freddo, di un tizzone già nero e muto, già muto, mezzo morto?

Se vuoi conoscere altri scrittori, puoi digitare https://meetingbenches.com/category/writers/, mentre per i poeti di tutto il mondo https://meetingbenches.com/category/poetry/. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di questi artisti e che altre persone apprezzino le loro opere. La proprietà delle immagini che appaiono in questo blog corrisponde ai loro autori.

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