SOTTO LO STESSO SOLE, MA NIENTE PIÙ ARCHIBUGIERI E GALEE

astakos_greece_1_1Partendo dall’Italia e arrivando via mare in Grecia, scoprirai un gruppetto di 7 piccole isole, poste proprio all’ingresso del golfo di Patrasso. Nella storia di queste isole vi è un solo momento che fissa la notorietà di questo luogo, il 7 ottobre 1571, quando una flotta cristiana avanzò risoluta verso l’imboccatura di quel golfo. Astakos si trova al centro di una pittoresca baia che è racchiusa da un piccolo arcipelago, le Echinadi. Il momento migliore per visitare Astakos è l’estate, utilizzando il collegamento con la bella isola di Cefalonia. Tre strade portano ad Astakos. Puoi guidare arrivando da Karaiskakis (oppure da Mitikas, usando la strada sul lungomare). Se ami l’avventura, meglio che tu usi la strada da Paleomanina (spegni il navigatore satellitare e lasciati guidare da ciò che vedi). Se vuoi chiedere informazioni ai passanti, ricorda che dicendo “dexìa” dirai destra, e pronunciando “aresterà” sinistra.astakos_greece_2_1

Qui, nel 1407, una città venne in potere dei Veneziani, ma nel 1499 fu conquistata dai Turchi. Nuovamente riconquistata dai Veneziani nel 1687, poi di nuovo dai Turchi nel1699, rimanendo a questi fino al 1828. Il suo nome è Naupatto, una città greca posta sulla costa settentrionale dello stretto che separa il Golfo di Corinto da quello di Patrasso, ma il suo nome medievale era Lepanto. Il 20 maggio 1571, dopo la perdita di Nicosia e l’assedio di Famagosta, Venezia aderì ad una coalizione contro i Turchi, associando la sua flotta a quelle della Chiesa e Spagna. Oltre 200 navi si riunirono a Messina, dove prevalsa la tesi veneziana che cercava un rapido e risolutivo scontro contro la flotta ottomana. All’imboccatura di un golfo presso le isole Curzolari, il 7 ottobre 1571 si ebbe la battaglia di Lepanto. Quel luogo, dove furono uccisi 8000 Turchi (e circa 10.000 fatti prigionieri), oggi si trova nella regione Aitolia kai Akarnania in Grecia. Meḥmet Alī Pascià (il loro comandante), ebbe distrutte 50 navi, e 117 furono catturate. La coalizione cristiana perse 15 galere, e morirono 7500 uomini. Quella vittoria sfatò la leggenda dell’imbattibilità dell’Impero ottomano.astakos_greece_3_1

Nel 1297, un papa aveva assegnato la Sardegna alla dinastia aragonese di Spagna. Tra le servitù a cui quell’isola fu sottoposta, la più importante era quella militare. Impegnata in continue guerre contro i suoi nemici, la Spagna aveva un inesauribile bisogno di truppe. A tale scopo, centri di reclutamento e erano stati aperti in ogni regione dell’impero, anche in Sardegna, dove venne formato il “Tercio de Cerdeña”. Don Giovanni d’Austria ebbe la guida della Lega Santa, scegliendo come propria guardia personale, sulla nave ammiraglia, i 400 archibugieri del Tercio de Cerdeña. Furono proprio quei Sardi che respingendo numerosi attacchi dei turchi, e conquistando la loro nave ammiraglia, diedero decisiva svolta a ciò che accadeva, in un lontano giorno di ottobre, all’imboccatura di un golfo presso le isole Curzolari.logo-meeting-benches

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