NUOVE CORRENTI AVANGUARDISTE – Alfred Stieglitz, la fotografia come arte

Gallery 291, un polo di riferimento per l’arte moderna

Le sue fotografie erano strumenti per scandagliarne il potenziale espressivo in rapporto con le altre arti. In Europa ha l’opportunità di entrare in contatto con i dibattiti che animavano i circoli fotografici. Rientrato a New York crea il giornale American Amateur Photographer. Dal 1902 apre le prime sue gallerie, ospitando fotografi influenzati dal pittorialismo europeo. Promuovendo incontri fra gli americani che praticassero o fossero interessati all’arte, attraverso la sua determinazione Alfred Stieglitz https://www.vam.ac.uk/articles/alfred-stieglitz-pioneer-of-modern-photography#slideshow=4285889&slide=0 contribuisce a far progredire la fotografia come espressione pittorica. Il suo cammino verso la libertà di espressione artistica, trasforma i fotografi da riproduttori ad autori. La fotografia sulla sua rivista Camera Work coglie il mondo moderno in rapida crescita. Nel 1905, affitta uno studio sulla Fifth Avenue 291, dove la galleria verrà conosciuta come Gallery 291, un polo di riferimento per l’arte moderna.

Quando iniziò a usare una fotocamera, la fotografia era vista come uno strumento e utilizzata per descrivere e registrare. Ha sostenuto artisti emergenti, e quale Redattore di American Amateur Photographer ha contribuito a fondare l’associazione Photo-Secession. Ha esposto i lavori di fotografi riconosciuti ed emergenti, nonché opere di impressionisti, cubisti e futuristi. Il suo lavoro ha influenzato notevolmente lo sviluppo dell’arte fotografica. La sua curiosità creativa si è occupata a promuovere fotografia, pittura e scultura. La città di New York era un soggetto frequente delle sue fotografie. Pioniere del pittorialismo art nouveau, rappresentò artisticamente la città fotografandone di tutto, dai ritratti alle nuvole astratte. Fotografo, pubblicista e gallerista, Alfred Stieglitz https://www.metmuseum.org/toah/hd/stgp/hd_stgp.htm ha promosso la fotografia come arte. Nato nel 1864 a Hoboken (New Jersey), spinse la sua vena creativa perfino a catturare l’invecchiamento di sua moglie nel tempo catturandone i dettagli del corpo. Poche persone hanno esercitato così grande influenza sull’arte e la cultura americana del XX secolo. Cominciò a fotografare negli anni Ottanta dell’Ottocento mentre era studente a Berlino, dove studiò con il fotochimico Hermann Wilhelm Vogel. Negli Stati Uniti iniziò a sostenere che la fotografia doveva essere trattata come un’arte.

Grazie ai suoi sforzi, quando nel 1937 la cattiva salute lo costrinse a smettere di fotografare, la percezione che il pubblico ne aveva era cambiata. Curò la pubblicazione di Camera Work e organizzò mostre per sostenere fotografi e altri artisti moderni. Attraverso scelte compositive ed elementi naturali come pioggia e vapore, ha realizzando stampe al platino che nulla avevano da invidiare alla pittura. Credette nel potenziale estetico di una qualsiasi foto e sostenne l’uso di tecniche laboriose nella realizzazione di stampe fotografiche. Formatosi come ingegnere, Alfred Stieglitz https://www.moma.org/artists/5664 volle dimostrare che la fotografia era in grado di competere con pittura e scultura. La sua conoscenza dell’arte pittorica di Rodin, Picasso e Picabia è espressa nelle sue fotografie attraverso la disposizione delle forme e dei toni. Verso la fine della sua carriera ha rivisitato i precedenti negativi reinterpretandoli con i toni nitidi e freddi delle stampe a contatto alla gelatina d’argento.

A partire dal 1910 si allontanò dall’approccio pittorico dei pittorialisti, orientandosi a una rappresentazione più diretta con l’uso di carte fotografiche al platino. Le sue prime fotografie sono servite come argomenti per realizzare abilmente scene estremamente pittoresche. Fotografo pittorialista, ha elevato la pratica della fotografia collegando il suo potenziale di espressione con quello della pittura. Attraverso il suo lavoro fotografico, le riviste che ha curato e le mostre che ha allestito a New York, Alfred Stieglitz https://archive.artic.edu/stieglitz/ ha inserito la creatività fotografica nell’arte moderna. Ha intuito le potenzialità insite nel puntare la sua macchina fotografica sulle strade e sugli edifici di New York, stampandone immagini che enfatizzano gli effetti atmosferici. Nel suo lavoro pensava per metafore, raffigurando i grattacieli di New York o i pioppi morenti nella sua tenuta di famiglia. Sostenendo che la fotografia fosse affine alla musica, a partire dal 1922 realizzò la serie Equivalents, foto astratte con nuvole. Segnando una nuova forma di descrizione fotografica, nei suoi ritratti ha sondato nuove profondità psicologiche. Nel 1937 scatta le sue ultime fotografie; morirà a New York pochi anni più tardi, nel 1946. Se vuoi conoscere storie fotografiche già pubblicate, puoi digitare https://meetingbenches.com/category/photography/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono su questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è diffondere la conoscenza di questi creativi, permettendo ad altri di apprezzarne le opere.

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