Meeting Benches World art in all forms
Gustave Courbet, che nel 1848 aveva installato il suo laboratorio in rue Hautefeuille, aveva trasformato una delle prime fabbriche di birra parigine dal gusto teutonico, in un vero e proprio dependance: un forum per la diffusione della parola realismo. Situato nella stessa strada, come il suo studio, il posto era caldo e la signora Andler – proprietaria della birreria – era particolarmente avvenente. Qui, gli piaceva anche suonare il violino, a volte componendo canzoni oscene. La cerchia dei suoi amici era in crescita: ci sono Baudelaire e Max Buchon, Alfred Broyas ed i pittori Corot e Hanoteau, Pradier, Decampse e Daumier.
Tutti loro condividevano una stanza luminosa e allegra, che aveva un enorme tavolo in legno bianco. Era lì che la cena era servita per questi clienti abituali, insieme a discussioni filosofiche intervallate da paradossi e risate. Qui, Courbet sviluppa senza sosta i principi della sua pittura, davanti a questo pubblico già convinto, e pronto a scatenare una rivoluzione estetica. Lui aveva voluto mantenere una particolare visione del luogo in un disegno (i bevitori di birra), che lo mostrava a fumare un sigaro in compagnia di un filosofo.
Nel 1855, in occasione del World Expo, lui aveva reso omaggio alla signora Andler, eseguendo il suo ritratto. E’lì che lui aveva fondato il Giornale del Realismo. La sua reputazione era così grande che lui veniva illustrato e cantato in versi. Nel 1863, l’artista abbandona questa birreria per la Brasserie des Martyrs, che era diventata l’epicentro del mondo dell’arte. I birrai di rue Hautefeuille, per i servizi resi, gli avevano presentato un astronomico conto di 3000 franchi. Courbet si era rifiutato di pagare ed era stato costretto al tribunale, dove lui – volente o nolente – ha dovuto correre.
Per approfondire questo tema, puoi digitare:
http://meetingbenches.net/2017/01/atmosfere-parigine-meta-ottocento/
http://meetingbenches.net/2017/01/fai-quello-vedi-senti-vuoi-gustave-courbet-ed-realismo-francese/
