CAMILO MORI SERRANO (1896/1973), PITTORE CILENO – All’interno dell’intero orizzonte creativo del ventesimo secolo

QUANDO I COLORI BRILLANTI COMPONGONO EQUILIBRATI E ROMANTICI CROMATISMI

CAMILO MORI SERRANO 1/3 – L’evoluzione del suo stile pittorico era maturata all’interno dell’intero orizzonte creativo del XX secolo. Iniziando dallo stile accademico creolo, lui era arrivato ai confini della pop art. Era nato a Valparaíso in un giorno di fine settembre, ed a partire dal 1914 aveva iniziato i corsi alla Scuola di Belle Arti all’Università del Cile (la più antica del paese). In questa fase della sua crescita artistica, il suo lavoro venne influenzato dalla scuola pittorica spagnola, che gli permise di acquisire le tecniche di Velázquez e Goya. Pochi anni dopo, si innamorò di Maruja (la donna che sarebbe diventata sua moglie), che stimolò in lui la creazione di uno straordinario dipinto: “Il Viaggiatore”.

CAMILO MORI SERRANO 2/3 – In Francia, conobbe Parigi l’ambiente artistico di Montparnasse, conoscendo Juan Gris e Pablo Picasso, insieme allo stile artistico di Paul Cézanne. Nel 1923 era tornato in Cile, organizzando, un collettivo artistico con altri pittori (il gruppo Montparnasse), tutti sensibili alle innovazioni europee del postimpressionismo. Nel 1928, il governo cileno gli aveva affidato l’incarico di selezionare i migliori studenti d’arte, ai quali sarebbe stata concessa la possibilità di studiare per cinque anni a Parigi. Alla fine degli anni trenta, era stimolato dalla possibilità di disegnare manifesti. Negli ultimi anni della sua vita, trascorrendo le sue estati nel Quisco (costa centrale del Cile, provincia di San Antonio, Regione di Valparaíso), era molto attratto dalle astrazioni dell’Impressionismo.

CAMILO MORI SERRANO 3/3 – Nelle sue opere (per lo più olio su tela), puoi riconoscere la pennellata decisiva che contribuisce a dare forza al disegno. Osserva bene i suoi colori brillanti, quelli dove il blu ed il rosso compongono equilibrati e romantici cromatismi. Tra le sue opere, puoi trovare paesaggi parigini e del Porto di Valparaiso, insieme a scene quotidiane di città. Quell’artista poliedrico, che per più di trent’anni era stato professore d’arte, morì a Santiago del Cile ai primi di dicembre del 1973, senza mai aver cessata la sperimentazione di nuovi stili e tecniche, nei diversi periodi creativi della sua carriera. In quella città, non dimenticare di visitare il Museo Nazionale di Belle Arti http://www.mnba.cl/617/w3-channel.html

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