UNA BELLEZZA ACCADEMICA, PIENA DI AGGRAZIATA ELEGANZA – Paul Baudry: quando l’ispirazione arriva dalla pittura italiana del XVI secolo

27 Ottobre 2016 BIOGRAFIE D'AUTORE, PITTORI 1,262 Visualizzazioni

PAUL BAUDRY 1/3 – E’ nato nel 1828 in Vandea. Il suo talento di pittore, inizialmente, si era rivelato come strettamente accademico, anche se pieno di eleganza e grazia. Nel corso della sua permanenza in Italia, ha attinto pienamente ispirazione dall’arte italiana (con il manierismo di Correggio). Lui è rimasto un importante ritrattista, pur non limitandosi ad una formula unica.

PAUL BAUDRY 2/3 – Possedeva una vasta cultura pittorica personale, ma ha sostanzialmente trovato la sua ispirazione nella pittura italiana del XVI secolo. Amava comunemente selezionare soggetti mitologici o fantasiosi (uno dei più degno di nota è il suo “La Perla e l’onda”). Una volta soltanto ha tentato un quadro storico, “Charlotte Corday dopo l’assassinio di Marat”, subito restituendo la preferenza alla pittura ritrattistica di uomini illustri dei suoi giorni.

PAUL BAUDRY 3/3 – Durante il Salone parigino del 1863, due nudi avevano attirato l’attenzione: il suo “La Perla e l’onda” (oggi al Prado), e “La nascita di Venere” (di Alexandre Cabanel, oggi presso il Musée d’Orsay). Napoleone III gli aveva affidato l’arredamento della casa dell’Opera, alla quale aveva lavorato dieci anni. Nel 1854, dipinse l’Hôtel Fould, l’Hôtel Matignon nel 1863 e poi l’Hôtel Pava. A Parigi lui ti aspetta ancora (al cimitero Père Lachaise, 4a divisione), dove il suo monumento è stato progettato dal fratello Ambroise.