ENIGMATICHE PRESENZE, DENTRO UNIVERSI SILENZIOSI – Riccardo Moncalvo, testimone della Torino industriale del ‘900

Figure senza volto

Tra le piazze più belle della città c’è Piazza Castello, ma anche il palazzo reale e il Palazzo Madama sono gioielli che potrai fotografare. Un’altra piazza di Torino è Piazza Vittorio Veneto, proprio ai margini del fiume Po. Vicino al Museo Egizio https://museoegizio.it/, trovi il palazzo che nell’Ottocento era sede del Parlamento del Regno d’Italia. Proprio dietro la chiesa storica della Gran Madre, è possibile prendere un sentiero che porta alla chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini https://www.guidatorino.com/il-monte-dei-cappuccini-e-la-chiesa-di-santa-maria-al-monte/. Da qui, soprattutto quando l’aria è tersa, la vista panoramica è ampia e spettacolare. Fotografando, ti invitiamo ad avere cura speciale per l’inquadratura, come faceva un grande fotografo di questa città, Riccardo Moncalvo.

Il suo arco creativo cronologico ti permette di scoprire la sua esistenza fotografica, dagli esordi come giovanissimo fotografo nato nel 1915 a Torino, fino all’opera tarda. La sua attività professionale è radicata nella sua città d’origine, la Torino operosa dei primi del Novecento. Proprio in quella città era nato il cinema italiano, al quale si aggiunsero fotografi di originale creatività. Riccardo Moncalvo https://www.riccardomoncalvo.com/ crebbe in questo ambiente aperto alle innovazioni. Prima del soggetto che rappresenta, la sua fotografia artistica rivela una cura per l’inquadratura, dove spazia la sua passione per la bellezza.

Le sue immagini senza volto sono sequenze fotografiche che documentano la rappresentazione della figura umana, senza che vi si possa riconoscere una fisionomia. Con la sua passione per la fotografia astratta, Riccardo Moncalvo https://www.invaluable.com/artist/moncalvo-riccardo-oud51aga2r/sold-at-auction-prices/ stupisce ancora per la varietà dei suoi interessi apparentemente lontani dalla concretezza dell’immagine, dove gusto e qualità estetica sono permeati di sensibilità e perizia tecnica. Ritrasse anche automobili, ma nel farlo testimoniò un patrimonio culturale dotato di intuizioni che, nel campo automobilistico e oltre, stupirono stilisti di prim’ordine.

Con il suo lavoro fotografico, ha saputo catturare per noi la sua interpretazione della natura, insieme ai segni lasciati dall’uomo. Aveva ereditato in giovane età la professione dal padre, titolare a Torino di un atelier di fotografia artistica e industriale. I carrozzieri italiani hanno prodotto esempi di gusto automobilistico dove l’essenzialità dialoga con la funzione e la forma, e Riccardo Moncalvo http://nuovo.fotoit.it/php/upload/01_intervista_riccardo_moncalvo.pdf ne ha illustrato le loro realizzazioni. Dopo anni di silenzio, era tornato ad esporre nel 2006, presentando una raccolta di inediti dei momenti della sua vita professionale. Morì in un venerdì d’aprile a Torino, all’età di 93 anni.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i racconti fotografici già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/fotografie/.

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