CATTURARE I LATI OSCURI DELLA PSICHE UMANA

Un linguaggio fotografico che affascina e disturba

Immagina di avere ricevuto questa mia foto. Si tratta di una rievocazione di una battaglia storica, con un soldato in primo piano che indossa una divisa rossa e nera e un cappello con una piuma rossa. Il soldato tiene in mano un moschetto e uno zaino. Lo sfondo ĆØ un campo con fumo e altri soldati. Per creare una foto surrealistica su questo tema, puoi usare diverse tecniche, come il fotomontaggio, le esposizioni multiple, la levitazione, lā€™accostamento di oggetti estranei, il cambio di prospettiva o lā€™uso dei riflessi. Queste tecniche ti permettono di creare immagini che sfidano la logica e la realtĆ , proprio come facevano gli artisti del movimento surrealista. Potresti sostituire il volto del soldato con un orologio che si scioglie – come in una famosa opera di DalƬ – e creare un contrasto tra il reale e lā€™immaginario aggiungendo un paesaggio lunare nello sfondo.

Per mettere le cose fuori dal loro elemento occorre creare contrasti tra oggetti e contesto in cui si trovano, inserendo nella scena qualcosa di insolito, come ad esempio un ombrello in mezzo al deserto. Come l’affaccendarsi del cane che, col fiuto, tenta di trovare la selvaggina, anche la fotografia surrealista https://www.adobe.com/it/creativecloud/photography/discover/surreal-photography.html vuole procurarsi qualcosa. Chi sperimenta questa forma d’arte non passa dĆ  luogo a luogo e nemmeno rovista in ogni dove. Se vuoi rappresentare il mondo dellā€™inconscio, dei sogni e delle emozioni, devi usare immagini strane, inusuali o impossibili.Ā  Solarizzazione e collage, fotomontaggio, doppia esposizione e distorsione, sono alcune delle tecniche usate da fotografi surrealisti come Man Ray, Philippe Halsman, EugĆØne Atget e Hans Bellmer.

Chi scatta una fotografia surrealista attraverso la fotocomposizione, combina piĆ¹ foto per creare una nuova immagine attraverso un software che permette perfino di sostituire il guscio di una lumaca con una casa. La tecnica della esposizione multipla consiste nel sovrapporre piĆ¹ foto scattate con la stessa inquadratura ma con soggetti diversi; fattibile in fase di scatto usando la modalitĆ  esposizione multipla della fotocamera, oppure in fase di post-produzione, prevede lā€™uso di un software di fotoritocco e consente effetti di trasparenza, duplicazione o fusione. La fotografia di levitazione crea l’illusione che il soggetto – persona, oggetto o animale – stia fluttuando nell’aria; tale tecnica utilizza sedie e fili, oppure rimuove gli elementi di disturbo in post-produzione. La tecnica del cambio di prospettiva modifica il punto di vista da cui si guarda la realtĆ ; prevede angolazioni, distanze e dimensioni diverse dal solito, il cambiamento della posizione della fotocamera, nonchĆ© l’uso di obiettivi grandangolari, fish-eye o macro. Sfruttando superfici riflettenti – come specchi, vetri, acqua o metalli – diventa possibile creare immagini che giocano con la simmetria, la duplicazione o la deformazione. Prova anche tu a scattare una foto di un paesaggio riflesso in una goccia d’acqua, oppure un volto deformato da uno specchio curvo.

Per Man Ray https://meetingbenches.com/2022/03/the-unconventional-artist-with-infinite-interests-man-ray-casual-but-not-indifferent-photographer/, ciĆ² che conta ĆØ l’idea, non la macchina fotografica. Le violon d’Ingres, uno dei suoi ritratti fotografici del 1924, un vero e proprio atto creativo sotto forma di due violini, raffigurava la schiena nuda di una modella ritoccata con tratti di pennarello. Nato a Filadelfia nel 1890, fu pittore e fotografo, nonchĆ© autore di nuove modalitĆ  espressive in contrasto con i gusti del suo tempo. Abbracciando il movimento surrealista con foto che evocavano sogni sfuggenti, questo fotografo ĆØ stato in grado di esplorare le alterazioni dell’inconscio. Le sue sculture sono famose, cosƬ come il suo Object to Destroy, un metronomo con la fotografia di un occhio. Nel 1963 pubblicĆ² la sua autobiografia, mentre nel 1975 espose le sue fotografie alla Biennale di Venezia. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Montparnasse, dove puoi leggere sul suo epitaffio: Disinvolto, ma non indifferente.

Philippe Halsman https://meetingbenches.com/2018/12/philippe-halsman-american-photographer-when-you-ask-a-person-to-jump/ si ĆØ avvicinato alla fotografia per compiacere se stesso, poi lo ha fatto per compiacere i suoi amici e infine lo ha fatto per soldi. La sua idea era che la testa del fotografo fosse piĆ¹ importante della macchina fotografica che utilizzava. Quando la Francia fu invasa dalla Germania, riuscƬ a ottenere un visto per gli Stati Uniti, dove divenne un fotografo famoso. Nato in un giorno di maggio del 1906 in Lettonia, arrivato in Francia iniziĆ² a collaborare con riviste di moda e guadagnĆ² una buona reputazione tra i fotografi ritrattisti. Un suo libro sulla creazione di idee fotografiche, discusse i modi in cui i fotografi potevano produrre lavori insoliti. Utilizzando un’innovativa fotocamera reflex a doppia lente, da lui stesso progettata, aprƬ uno studio di ritratto a Montparnasse. Per quanto riguarda le collezioni permanenti, anche il Brooklyn Museum di New York ospita i sogni creativi di questo artista.

Le sue immagini a volte appaiono quasi surreali, con un senso di irrealtĆ  che affascina lo spettatore. EugĆØne Atget https://www.moma.org/artists/229 ĆØ considerato uno dei precursori della fotografia surrealista. Le sue immagini parigine d’inizio XX secolo, catturavano la bellezza e il mistero della cittĆ , spesso con un tocco di umorismo o ironia. Era un fotografo autodidatta che ha lavorato come scenografo prima di dedicarsi alla fotografia. Le sue prime immagini riguardavano paesaggi e architettura, ma presto iniziĆ² a concentrarsi sulla vita quotidiana a Parigi. Le sue immagini di caffĆØ, teatri, strade e negozi catturavano l’atmosfera della cittĆ  con raro realismo. Usava la luce naturale per creare effetti drammatici e atmosferici, e con tale padronanza manipolĆ² magistralmente luci e ombre. MorƬ nel 1927, ma il suo lavoro influenzĆ² la fotografia surrealista di Man Ray, Salvador DalĆ­ e AndrĆ© Breton. Fotografo visionario che vedeva il potenziale della fotografia per catturare la bellezza e il mistero del mondo, continua ad ispirare i fotografi di oggi.

Ha realizzato fotografie che esplorano sessualitĆ , perversione e violenza, tutte caratterizzate da un forte senso di inquietudine e morbositĆ . Nato nel 1902 in una famiglia benestante di Kattowitz, in Germania, Hans Bellmer https://oliviermalingue.com/artists/108-hans-bellmer/biography/ divenne uno dei piĆ¹ importanti esponenti della fotografia surrealista. Per realizzare le sue fotografie utilizzĆ² perfino bambole e manichini, trasformandole in figure deformi e inquietanti che rappresentano l’oscuritĆ  della psiche umana. Nel 1929 si trasferisce a Parigi, entra in contatto con il movimento surrealista e realizza foto che esplorano temi come la morte, la follia e la violenza. Durante la seconda guerra mondiale, ĆØ costretto a nascondersi a Parigi per sfuggire alle persecuzioni naziste, ma continua a lavorare alle sue fotografie, sempre piĆ¹ provocatorie. MorƬ a Parigi nel 1975, ma ci ha lasciato opere esposte nei musei di tutto il mondo.

Se vuoi conoscere storie fotografiche giĆ  pubblicate, puoi digitare https://meetingbenches.com/category/photography/. Le proprietĆ  intellettuali delle immagini che appaiono su questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito ĆØ diffondere la conoscenza di questi creativi, permettendo ad altri di apprezzarne le opere.

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