LA BIBLIOTECA DI BABELE – Romanzo di Jorge Luis Borges

novel.1.1I primi libri che ha letto (presi dalla biblioteca del padre, un uomo dall’intelletto di ampia portata che insegnava in una scuola inglese), includevano anche Le avventure di Huckleberry Finn. Jorge Luis Borges è nato a Buenos Aires, in Argentina. La sua famiglia (che era stata notevole nella storia argentina, inclusa la discendenza britannica), ha imparato prima l’inglese e poi lo spagnolo. Il suo primo libro pubblicato è stato un volume di poesie. Nel 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale, Borges è andato dalla sua famiglia a Ginevra, imparando francese e tedesco. Questo periodo della sua carriera (che comprendeva la paternità di numerosi saggi e poesie), si è concluso con una biografia. Nel 1938, lui ha subito una grave ferita alla testa, ma nei successivi otto anni ha prodotto le sue migliori storie fantastiche. Dopo il 1961 (con il premio Formentor, un premio internazionale assegnato ai manoscritti inediti), i racconti e le poesie di Borges sono stati sempre più acclamati come classici della letteratura mondiale del 20 ° secolo.novel.2.1

L’Universo, conosciuta anche come la Biblioteca, si compone di una serie di identiche sale a forma di esagono. Ogni camera dispone di quattro pareti di libri, con piccoli spazi armadio per dormire e il bagno, e corridoi che portano ad altri esagoni. La Biblioteca di Babele, è un racconto dell’autore argentino Jorge Luis Borges, che concepisce un universo in forma di vasta biblioteca, contenente tutti i possibili libri di un certo tipo formato e set di caratteri. Il narratore descrive come il suo universo è costituito da un enorme distesa di sale esagonali adiacenti (ciascuna delle quali contiene il minimo necessario per la sopravvivenza umana). Ci sono numerose implicazioni filosofiche all’interno dell’idea di una biblioteca infinita. Ogni libro, anche nella tua libreria, è comprensibile se lo codifichi correttamente, semplicemente perché può essere decodificato da qualsiasi altro libro nella tua biblioteca. Un romanzo di Umberto Eco (Il nome della rosa), dispone di una biblioteca labirintica, presieduta da un monaco cieco di nome Jorge di Burgos. Il narratore Borges ci dice due regole di base sulla biblioteca: è esistita da sempre (e, pertanto, devono essere state progettate da un dio), contiene esattamente 25 diversi simboli scritti.

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