PITTORI DEL SURREALISMO OLTRE I CONFINI – Kikuji Yamashita, pittore surrealista del movimento artistico del dopoguerra in Giappone

Un surrealista associato al movimento d’avanguardia del dopoguerra giapponese

Anche se dipinse centinaia di tele, evitò di cercare il successo commerciale, sopravvivendo economicamente come artista grazie ai guadagni da estetista di sua moglie. Nel 1953, si unì a molti giovani artisti per formare la cooperativa artistica Young Artists’ Alliance, gruppo che per tre anni allestì mostre e pubblicò una rivista dal titolo Art of Today. Nel 1976, Kikuji Yamashita https://www.tate.org.uk/art/artworks/yamashita-deification-of-a-soldier-t15021 è stato oggetto di un film documentario di Shinkichi. Al Centre Pompidou di Parigi, prima della sua morte alcuni suoi dipinti furono inseriti nella grande mostra internazionale Avant-Garde Arts of Japan 1910-1970. Nel 2010, i suoi dipinti sono stati presentati in un film documentario di Linda Hoaglund.

Nel 1962, tenne la sua prima mostra personale. Kikuji Yamashita https://visualizingcultures.mit.edu/protest_art_50s_japan/anp1_essay04.html nasce nel 1919 a Miyoshi, nella prefettura giapponese di Tokushima, dove i monti Shikoku presentano pendii ripidi soggetti a frane e frane. Diplomatosi alla Takamatsu Crafts High School nel 1938, si trasferì a Tokyo, dove iniziò a studiare con il pittore surrealista giapponese Ichirō Fukuzawa, conoscendo il lavoro di Max Ernst e Hieronymus Bosch. Nel 1970, scrisse un saggio attinente i suoi anni di guerra, includendovi il senso di colpa che provava per le sue azioni di allora.

Numerose gallerie e musei, come il National Museum of Contemporary Art Korea, hanno presentato il suo lavoro. Nel 1939, Kikuji Yamashita https://artfacts.net/artist/kikuji-yamashita/129395 fu arruolato nell’esercito giapponese e inviato a combattere in Cina. Sopravvissuto alla guerra e convivendo con i ricordi della sua esperienza in tempo di guerra, generò una sua personale contrarietò alla guerra che si riflesse nella sua arte. Alla fine degli anni ’60, stava ancora dipingendo dipinti surrealisti che criticavano la presenza di basi militari statunitensi sul suolo giapponese. Nel 1974, fondò un collettivo artistico chiamato Hitohito, con il quale rimase fino al 1984, uscendone per problemi di salute.

Dopo la guerra, Kikuji Yamashita https://www.sadiecoles.com/exhibitions/195-yamashita-kikuji/press_release_text/ partecipò alla formazione della Japan Art Association, dedicandosi alla produzione di opere d’arte ispirate al realismo socialista, contribuì a fondare la Avant-Garde Art Society, collettivo artistico d’avanguardia allineato con il Partito Comunista Giapponese. A seconda delle dimensioni e del mezzo dell’opera d’arte, i suoi lavori sono stati offerti all’asta con prezzi variabili da 1.871 USD a 11.720 USD.

Nel 1952, per galvanizzare i contadini nella formazione di un movimento di resistenza contro una diga, Kikuji Yamashita https://www.artland.com/artists/kikuji-yamashita ed altri artisti andarono al villaggio di Ogōchi, dove produsse dipinti a olio surrealisti attinenti la vita dei contadini. Durante questo periodo dipinse The Tale of Akebono Village, raffigurante un attivista steso dentro una pozza di sangue, insieme agli abitanti del villaggio raffigurati come animali. Amante degli uccelli, teneva perfino dei gufi come animali domestici nella sua casa, dove morì nel novembre 1986.

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