FUMETTI UMORISTICI PER RAGAZZI– Tiberio Colantuoni: disegnare quando i fumetti sembravano inutili e diseducativi

Un fumettista geniale, tra gli anni Sessanta e Settanta

All’inizio degli anni Sessanta, subì l’influsso del cartoonist americano Don Martin. Nato a Roma nel 1935, Tiberio Colantuoni https://www.lucianobottaro.it/la-biografia/tiberio-colantuoni/ studiò alla Scuola d’Arte Ceramica di Civita Castellana, dedicandosi poi per breve tempo all’attività di pittore ceramista. Nel 1953, dopo aver conosciuto il disegnatore Jacovitti – che gli insegnò i rudimenti per diventare un buon cartoonist – abbandonò la ceramica per dedicarsi esclusivamente al fumetto. Negli anni Sessanta, i piccoli lettori di Bongo https://sbamcomics.it/prodotto/bongo-di-tiberio-colantuoni/ amano a tal punto quel gorilla che tra il 1970 e il 1976 ebbe perfino una propria autonoma testata editoriale.

Visse creativamente il mondo dei fumetti negli anni Sessanta e Settanta, quando venivano definite inutili e diseducativi. La scelta di dedicarsi al fumetto venne incoraggiata anche dall’incontro con il responsabile di un’agenzia distributrice di testate a fumetti per ragazzi. Tiberio Colantuoni http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/c/colantuoni.htm decise di trasferirsi a Milano, dove frequentò l’Accademia di Brera ed entrò in contatto con l’editore di due fumetti di vasto successo di pubblico. Non soltanto realizzò sceneggiature e disegni per le storie di Pinocchio e Braccio di Ferro, ma anche vignette umoristiche su di un quotidiano, nonché illustrazioni per Mondadori. Se ami la narrativa a lumetti, l’editore Sbam! ha pubblicato nel 2020 un libro di questo disegnatore, “La storia di Pattumix” https://www.mondadoristore.it/libri/Tiberio-Colantuoni/aut00309422/.

Nel nostro tempo, i suoi fumetti di Braccio di Ferro, Nonna Abelarda e Geppo sono percepiti come forma d’arte. Il suo debutto come autore di fumetti avvenne nel 1954, con “Negli abissi del Marmellata”, avente per protagonisti Cucciolo, Beppe, e Tiramolla. L’anno dopo, per l’editore Bianconi, Tiberio Colantuoni https://www.2dgalleries.com/artist/tiberio-colantuoni-2126?lang=en focalizzò la sua vena creativa Volpetto ed il gorilla Bongo, nonché sui fratelli criminali Nik e Nok. Dopo aver collaborato con Bottaro, Chendi e Rebuffi, disegnò anche per un autore che elesse a proprio modello di creatività, Giovan Battista Carpi. Puoi acquistare una delle sue memorabili strisce presso Art Salon https://www.art.salon/artist/tiberio-colantuoni.

Il suo Bongo in gilet, braghette e cappellino, era un gorilla elegante abilissimo nel creare cartelli giganteschi. Tiberio Colantuoni https://sbamcomics.it/prodotto/bongo-di-tiberio-colantuoni/ realizzò episodi a fumetti editi dalla tedesca Kauka Verlag, collaborò l’editore Campi e creò per il Corriere dei piccoli” il personaggio Big Tom. Fu autore di una strip sui problemi ecologici e nel 1974 realizzò vignette per Topolino. Morì a Cerano d’Intelvi in un giorno di gennaio del 2007. Ti consigliamo di fare un tuffo nel passato per apprezzare i suoi fumetti così genuini. Scoprirai non dei giornaletti, ma i fedelissimi compagni di tante infanzie felici.https://www.libreriauniversitaria.it/bongo-avventure-gorilla-domestico-trevelyan/libro/9788885709263.

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